Genere della famiglia Branchiostomidi, del sottotipo dei Cefalocordati o Acranî, del tipo dei Cordati (sinonimi: Branchiostoma Costa, dal gr. βράγχιον "branchia" e στόμα "bocca"),
Storia. - L'anfiosso [...] fra anfiosso e Vertebrati, e infine, nel 1867, il Kowalewsky, studiandone lo sviluppo, dimostrò le affinità fra anfiosso e ascidie (Tunicati). In tal modo fu definitivamente stabilito che l'anfiosso è un cordato, che, per alcuni caratteri, si lega ...
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VIVIPARITÀ
Silvio RANZI
Biagio LONGO
. Zoologia. - Quando la madre partorisce i piccoli già formati e non depone le uova si ha viviparità. Vi sono quindi animali vivipari (es., la massima parte dei [...] nei Selaci e in molti altri animali; 3. la cavità cloacale o diverticoli di essa, fatto che s'osserva in Ascidie; 4. la cavità celomatica, in qualche Oloturia; 5. tasche cutanee, fatto che s'osserva frequentemente specialmente negli Echinodermi delle ...
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MITILO (lat. scient. Mytilus, dal gr. μιτίλος)
Carlo Piersanti
Genere (Linneo, 1758) di Lamellibranchi Asifonidi (sottordine Eteromiarî) della famiglia dei Mitilidi, dalla conchiglia cuneiforme, equivalve, [...] pergolari disti dal fondo del mare di almeno 80 cm. Sui pergolari si fissano man mano non pochi altri organismi: ascidie, briozoi, vermi, alghe, ecc., e perciò, dopo qualche mese, occorre procedere alla loro ripulitura. I pergolari vengono distesi a ...
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RIPRODUZIONE (fr. réproduction; sp. reproducción; ted. Fortpflanzung; ingl. reproduction)
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Enrico CARANO
È l'insieme dei processi, estremamente varî, per cui gli esseri [...] fra i Metazoi, a molti Platelminti, agli Anellidi, frequentissimi nelle Spugne, nei Celenterati, nei Briozoi, nei Tunicati (Salpe e Ascidie). Nelle Idre, ad es., la gemmazione da un polipo genitore d'individui figli, capaci alla lor volta di gemmare ...
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. Termine usato in biologia per indicare il passaggio di una cellula, di un tessuto da una condizione di organizzazione più o meno generale e omogenea ad una più speciale ed eterogenea (E. G. Conklin); [...] condizione si indica con i termini: sdifferenziamento o sdifferenziazione (v. citologia).
Nelle condizioni naturali (spugne e ascidie) poco favorevoli alla vita dell'organismo, questo o una sua parte può sdifferenziarsi, o impropriamente degenerare ...
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Gruppo di animali marini, che per una certa rassomiglianza nella forma del corpo con i Molluschi, furono per lungo tempo ascritti a tale classe, e la cui affinità con altri gruppi zoologici è tuttora incerta.
Brachiopodi [...] una grossolana rassomiglianza esterna, i Brachiopodi furono avvicinati successivamente ai Polyzoa (Briozoi) dal D'Orbigny, e alle Ascidie dal Hancock. Degli autori moderni alcuni sostengono un'affinità con i Briozoi, e l'opinione è giustificata dalla ...
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BIGNARDI, Carlo
Mario Crespi
Nato a Cremona il 28 nov. 1911, si laureò in scienze naturali presso l'università di Modena nel 1934. Fu assistente volontario nell'Istituto di zoologia di quella università [...] fenolica degli inclusi delle cellule testacee periovulari in frammenti di ovario rimasti aderenti all'intestino nelle Ascidie (Contributo alla conoscenza istochimica delle cellule testacee di Ciona intestinalis, in Pubbl. staz. zool. Napoli, XV ...
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Sono piccoli tunicati pelagici, formanti un gruppo, che è stato denominato anche dei Perennichordata, Larvacea, Copelata. Furono scoperte nel 1821 da A. v. Chamisso, al quale si deve il nome (Appendicularia [...] (proterandria) e non hanno metamorfosi.
Sono tutte forme pelagiche. Ricordano, nella struttura, complessivamente le larve di ascidie e sono da taluni considerate come forme larvali divenute sessualmente mature (neotenia). In esse la corda dorsale ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] collaborazione con D. Kertesz); la seconda riguardante l'emovanadina, pigmento contenuto nelle cellule ematiche di alcune specie di ascidie (Phallusia mamillata), scoperto e così denominato dal C., il quale dimostrò il legame tra la parte proteica e ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] monumentale Histoire naturelle des animaux sans vertèbres (7 voll., 1815-22), in cui propone di contemplare anche le Ascidie, verrà utilizzata per decennî e privilegiata dallo stesso Ch. Darwin. L. fu inoltre il principale responsabile del passaggio ...
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ascidia
ascìdia s. f. [lat. scient. Ascidia, dal gr. ἀσκίδιον, dim. di ἀσκός «otre, sacco», per la forma]. – In zoologia, genere della classe degli ascidiacei; nell’uso com., ogni individuo appartenente a tale classe.