Eretici medievali, dall’11° sec. in poi, le cui dottrine imponevano un esasperato ascetismo con rinuncia al matrimonio, astensione da cibi carnei o comunque animali (latte e latticini, uova, grassi ecc.), [...] lasciando intravedere, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo ...
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Nome di compagnie o confraternite sorte in Italia alla fine del 15° e ai primi del 16° sec., con fini di devozione, ascetismo e carità, da esercitarsi senza uscire dallo stato laico e mantenendo il segreto [...] del bene compiuto. Le prime furono fondate da E. Vernazza, che se ne fece promotore a Genova (1497), Roma (1514 circa) e altrove. Erano composte da 40-60 laici e qualche sacerdote. La più famosa è la compagnia ...
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In generale, i cristiani che praticano la continenza (gr. ἐγκράτεια) secondo una dottrina molto antica, che precede le origini del vero e proprio ascetismo monastico. Essa discende dalla concezione dualistica [...] gnosticizzante, che distingue nettamente lo spirituale (bene) dal materiale (male) e quindi cerca di evitare ogni atto che implichi condiscendenza alla parte materiale dell’uomo, come le relazioni sessuali ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] Testamento, dove Dio appare creatore della materia, il docetismo del Cristo, la negazione del purgatorio, un esasperato ascetismo, condanna del matrimonio e più ancora della procreazione, divieto della proprietà privata, ricerca della morte tra gli ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] riforme. Così, contro il rilassarsi della disciplina monastica fin dal 779 s. Benedetto d’Aniane rese più severo l’ascetismo della regola benedettina. Nei primi decenni del 10° sec. invece, per costituire una salda unità contro il prepotere della ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] setta invece rifugge dalla cultura secolare o la condanna, tenendo viva una tensione essenziale con il mondo, e predica l'ascetismo e la rinuncia ai rapporti sociali. La Chiesa prevede livelli differenziati di impegno nella società: vi sono i monaci ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] 1981, p. 24.
117 G. Turbessi, La vita contemplativa. Dottrina tomista e sua relazione alle fonti, Roma 1944; Id., Ascetismo e monachesimo prebenedettino, Roma 1961; Regole monastiche antiche, a cura di G. Turbessi, Roma 1974; Id., Cercare Dio. Nell ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...