Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] era per essi essenzialmente malvagia, l'anima poteva trovare il suo bene solo nello sciogliersi del corpo. Di qui l'ascetismo degli albigesi, che si lasciavano anche morir di fame (endura) per ottenere questa liberazione; ritenevano che, nel corpo, l ...
Leggi Tutto
IMAH Figlia di Maometto e moglie del cugino di lui, ‛Alī (v.), quarto califfo. Le notizie autentiche sulla sua vita sono molto scarse, e quanto di lei racconta la tradizione, con evidenti fini di edificazione [...] i primi abbiano attribuito a F. il più alto grado di virtù morali e religiose, esaltandone la povertà, l'umiltà e l'ascetismo e facendo di lei il tipo ideale della virtù femminile (non senza, a quanto pare, qualche influsso del culto cristiano della ...
Leggi Tutto
IERACA (‛Ιέρακας; Hierăcas)
Mario Niccoli
È il primo, o uno dei primi organizzatori di comunità cenobitiche in Egitto. Secondo Epifanio (Haer. LXVII), che è la nostra fonte più largamente informata, [...] principio del Genesi, dei Salmi e altre opere. Le sue dottrine, riferite da Epifanio, rivelano una tendenza nettamente ascetico-dualistica e furono largamente diffuse tra i monaci egiziani, specialmente nella regione di Arsinoe, ad opera dei numerosi ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] “monastero”, dal greco μονάζω (“vivere solo”), con l’indicare l’origine e l’intima propensione per una intonazione ascetica dell’ideale monastico – laddove con il termine latino conventus ne viene rimarcato invece l’aspetto associativo e comunitario ...
Leggi Tutto
Part, Arvo
Pärt, Arvo. – Compositore estone (n. Paide, Tallin, 1935). Inizia gli studi musicali al Conservatorio di Tallin (1954) e, nonostante le limitazioni imposte dal regime sovietico, entra in contatto [...] e percussioni, 2006) e le riedizioni di Missa syllabica (1977-2010) e Spiegel im Spiegel (1978-2011). L’ascetismo della forma, l’essenzialità dei procedimenti e la ricchezza delle suggestioni (talvolta assimilabili al minimalismo) fanno di P. uno ...
Leggi Tutto
ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] suo insegnamento pare fosse allora fondato tutto e soltanto sulle Scritture, e il suo tenore di vita improntato a rigido ascetismo. Asceti, del resto, erano quasi tutti i predicatori religiosi e i filosofi del tempo. A questo momento risale anche la ...
Leggi Tutto
Nato nella primavera del 925, morto a Reims l'11 ottobre 965. Figlio minore del re di Germania Enrico I, fu destinato alla carriera ecclesiastica ed educato nella scuola della cattedrale di Utrecht dal [...] lui fondato, di S. Pantaleone a Colonia.
B. fu principalmente un uomo politico. Come uomo di chiesa fu sostenitore dell'ascetismo religioso; ma questo non gl'impedì, per quanto con una certa titubanza, di difendere la politica imperiale negli affari ...
Leggi Tutto
BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] del 17 ottobre al card. Agostino Valier).
Questa nuova esistenza del B., così palesemente caratterizzata dagli ideali di ascetismo severo e di fattiva riorganizzazione ecclesiastica di s. Carlo, viene bruscamente spezzata il 3 nov. 1584 dalla morte ...
Leggi Tutto
MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] termine m., dal greco μονάζω ('vivere solo'), con l'indicare l'origine e l'intima propensione per una intonazione ascetica dell'ideale monastico - laddove con il termine latino conventus (v. Convento) ne viene rimarcato invece l'aspetto associativo e ...
Leggi Tutto
Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] Da allora andò sempre più affinandosi la vocazione e l'esperienza interiore, che portò F. a cercare non una pratica di ascetismo e di pura contemplazione, ma dei compartecipi e dei fratelli. Il 24 febbr. del 1209 il sacerdote che nella cappella della ...
Leggi Tutto
ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...