Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] il mondo in ragione delle nozze con lo Sposo64. In questa prospettiva il cristiano compiuto e reso perfetto dalla pratica ascetica, orante, umile e misericorde, segno dei tempi nuovi, della vigilanza a cui si sentiva chiamato chi si poneva in sequela ...
Leggi Tutto
I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] santi grazie ai loro miracoli e alle loro penitenze sovrumane. Il caso estremo della popolarità che giunsero a ottenere alcuni asceti, ce la offre il siro Simeone lo Stilita, morto nel 459, così come ricorda il suo primo agiografo, Teodoreto di ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] in cui si spiega e si esaurisce ogni sfumatura del concettismo. Nel 17° sec., quella letteratura religiosa che fa seguito alle correnti ascetiche del Cinquecento, e che pur conta ancora personalità di rilievo come J.E. Nieremberg, M. de Agreda, M. de ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] gesuita, ma il nodo non fu sciolto.
Fu sulla questione del quietismo che divampò, gravissima, la polemica. L'ascetica contemplazione, la preghiera, sostituivano nei quietisti i sacramenti e le opere di penitenza. Negli anni Cinquanta il cardinale P ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] ". Mélanges offerts à dom Jean Claire, a cura di D. Saulnier-M. Albert, Solesmes 1995, pp. 145-63.
G. Jenal, Italia ascetica atque monastica. Das Asketen- und Mönchtum in Italien von den Anfängen bis zur Zeit der Longobarden (ca. 150/250-604), II ...
Leggi Tutto
L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] V secolo il monaco britannico Pelagio, nel propagandare con successo a Roma i suoi ideali di pratica e di perfezione ascetica, aveva posto l'accento sulla libera iniziativa dell'uomo a punto tale da marginalizzare l'apporto della grazia divina; ma ...
Leggi Tutto
La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] era tuttavia limitata alla filosofia e alla teologia speculativa, perché, oltre a incorporare una spiccata dimensione ascetica e mistica, non trascurava i fondamenti teorici della politica (aprendosi a taluni selezionati aspetti del costituzionalismo ...
Leggi Tutto
Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] una spiritualità cristiana improntata al maggior equilibrio tra la dottrina della grazia di matrice agostiniana e il patrimonio ascetico d'origine monastica occidentale.
Il 17 maggio 451 l'imperatore Marciano convocò il nuovo concilio generale per l ...
Leggi Tutto
BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] se pure mai ne ha avute, di un più aperto esercizio di ricostruzione storiografica, arroccandosi deliberatamente, con ascetica fedeltà, nei propositi che considerava limiti invalicabili della sua competenza e del suo compito di studioso (forse anche ...
Leggi Tutto
«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] dalla comunità, sicuramente si dedicano a opere di bene, a consigliare le più giovani, a una più intensa pratica ascetica. Devono praticare la continenza, una vita più dedita alla preghiera e all’ascesi. Il termine vedova, pertanto, indica sia ...
Leggi Tutto
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...