CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] , ivi, II, 1897; Regula non bullata, in Opuscola sancti patris Francisci Assisiensis, a cura di K. Esser (Bibliotheca Franciscana ascetica Medii Aevi, 12), Grottaferrata 1978, pp. 239-294: 253, 266; Regula pro eremitoriis data, ivi, pp. 295-298 ...
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FRANCESCO d'Assisi, Santo
Vittorino FACCHINETTI
Mario NICCOLI
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Nacque in Assisi nel settembre 1182 (o, secondo altri, 1181). Pare che il padre, Pietro di Bernardone, ricco mercante di panni - da [...] negare la paternità a F. Non si può dimenticare ch'egli fu il santo del misticismo fortemente operoso e l'asceta delle più dure mortificazioni, ma sarebbe ugualmente erroneo negare accenti poetici in lode della natura, a questo spirito che veramente ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] in parte, nell'Islam, le purificazioni appaiono come regola religiosa. Nell'India si sviluppa, accanto al culto sacrificale, l'ascetismo, che assume la parte principale nella vita religiosa. Presso i Greci, esteti di lor natura, in prima linea stanno ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] di fede potente ed ingenua, di speranze profonde e cupi terrori per la vita futura e nella conseguente tendenza ascetica; nell'affettuosa cura per le anime dei trapassati, nella sete di racconti meravigliosi. L'umile coraggio nelle persecuzioni di ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] che ebbero finalità di disciplina (come a Creta) o peggio (come a Sparta) di dominio su altre classi; sia in associazioni ascetiche (pitagorici), in cui non è affatto accertata la rinuncia alla proprietà privata, e fu se mai mezzo di purificazione e ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] la dottrina cristiana del tempo, e in essa si delinea un tipo di donna, laica e madre, accanto a quello della vergine asceta. Il compito della donna nella vita sociale per le "opere buone" è messo all'altezza di quello della vergine consacrata al ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] , impressionabile e donnaiolo, contrasse un matrimonio infelice con Maria Vittoria Filiberta, sorella di Eugenio di Savoia-Carignano, che, ascetica, ritrosa, retriva, diffidente, nemica del fasto, non lo amò e non ne fu amata. Il conte di Siracusa ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro [...] I. Miyake (n. 1939), R. Kawakubo (n. 1942) e Y. Yamamoto (n. 1943), che hanno inaugurato un'estetica di tipo intimista e ascetica, e creatori quali Zoran (Z. Ladicorbic, n. 1947), Donna Karan (n. 1948), J. Sander (n. 1943) e R. Gigli (n. 1949). Negli ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] come uno śāstra indipendente, cerca di conseguire il proprio fine di salute psicofisica persino in contrasto con i dettami religiosi e ascetici, e così, nei casi in cui sia utile per la salute del paziente, prescrive il consumo di carne dell'animale ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] avuto modo di conoscere l'ormai vecchissimo Martin de Azpilcueta, meglio conosciuto come dottor Navarro, celebre scrittore di morale, di ascetica e di diritto canonico, uomo austero e di vivida carità; era venuto a Roma, ormai da anni, per cercar di ...
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ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...