virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] saggezza o prudenza, intesa dai primi come contrapposta alla forza irrazionale e incontrollabile delle passioni in una prospettiva ascetica; e dai secondi come calcolo razionale dei piaceri in vista di una condizione di atarassia. Il Cristianesimo ...
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SAAZ, Johannes da
Vittorio Santoli
Autore del contrasto Der Ackermann aus Böhmen. K. Burdach esclude l'identificazione con Johannes de Tepla, propone quella con un nobile Johannes Pflug von Rabenstein, [...] l'Aratore, che si sente rappresentante del genere umano e cui la vita è gioia, contrappone alla concezione rigoristico-ascetica medievale-chiesastica, rappresentata dalla Morte, la celebrazione dell'uomo, buono per natura, bello di corpo, signore di ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] potente quale egli fu, farlo era la norma. Questa, piuttosto che non le molte leggende fiorite attorno ai suoi rigori ascetici e contemplativi, è probabilmente la ragione per cui la storiografia bernardina ignora - quasi il termine non fosse nei due ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] sul lusso a quel confronto tra concezioni del mondo dal quale la polemica aveva preso le mosse: il contrasto tra la morale ascetica della tradizione cristiana e l'etica sociale dello spirito borghese. Ma, come si è visto, anche all'interno del fronte ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] di tutti i cristiani, ma come ideali di quanti volevano proporsi una forma di vita più profondamente religiosa e rigorosamente ascetica, come fecero appunto i monaci.
In relazione a queste forme di vita si vennero articolando anche due modi di essere ...
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GIOVANNI dalle Celle
Maurizio Moschella
Nacque nel 1310 da Gano, della famiglia dei Catignano, probabilmente a Firenze, dove il padre fu personaggio autorevole, visto che è menzionato in un documento [...] , Vita e opere di Agnolo Torini, Leiden 1957, pp. 18 s., 35, 39, 225 e n., 226 e n.; G. Petrocchi, Il problema ascetico di G. dalle C., in Id., Ascesi e mistica trecentesca, Firenze 1957, pp. 201-231; E. Lucchesi, Le due lettere di s. Caterina al ...
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PORRO, Giovanangelo
Danilo Zardin
PORRO, Giovanangelo. – Nacque forse a Barlassina, nei dintorni di Seveso (Milano), dal magister Protasio di ‘Fazino’ (di professione non definita) e da Franceschina [...] contesto urbano, verso cui spingeva il modello diventato dominante negli Ordini mendicanti tardomedievali, e l’inclinazione ascetica di una spiritualità contemplativa, che inseguiva l’isolamento del ‘romitorio’, ancorandosi alla vita solitaria, alle ...
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GORRICIO, Gaspare
Maria Carla Italia
Il G. nacque a Novara, presumibilmente intorno al 1460, discendente di una famiglia di proprietari terrieri e notabili di antica origine novarese: i documenti più [...] già tra il 1480 e il 1485. Nel 1495, a Siviglia, venne pubblicata dal fratello Melchiorre una sua opera ascetica, tradotta in castigliano, Contemplaciones sobre el Rosario de nuestra soberana senora Virgen y Madre de Dios sancta Maria, testimonianza ...
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moderare
Domenico Consoli
Il verbo è usato quattro volte nel Convivio, in una precisa accezione filosofica.
Con l'Etica Nicomachea di Aristotele era penetrata nella cultura occidentale la definizione [...] da mediatas a moderazione opera senza dubbio la tradizione cristiana la quale, come si sa, concepisce la virtù in chiave prevalentemente ascetica. Si confronti, tra i testi più vicini a D. e di maggior peso ideologico, il commento di s. Tommaso all ...
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Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] soggiorni all'estero, esordì nel 1927 con Salvatores Dei (ripubbl. con il titolo ᾿Ασκητική, 1945; trad. it. Ascetica, 1982), ricostruzione di un complesso itinerario estetico-filosofico che in seguito avrebbe toccato poli disparati (da Cristo a ...
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ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...