Scrittore cristiano (sec. 5º), forse di Treviri; laico, dopo alcuni anni di matrimonio si ritirò a vita ascetica a Lérins; quindi, divenuto sacerdote, visse a Marsiglia. Nel De gubernatione Dei (8 libri, [...] 439-451) contrappose ai vizî dei Romani le virtù dei barbari, sostenendo che questi erano lo strumento della Provvidenza per colpire i trasgressori della sua legge. È uno scritto di grande importanza come ...
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Maestro spirituale indù (n. presso Ayodhya 1781 - m. 1830). In età giovanissima scelse di seguire la via ascetica, approdando ben presto al Satsang, ordine monastico di ispirazione kriṣṇaita, fondato da [...] Swāmi Rāmānanda, di cui divenne il successore. Sotto la sua guida il Satsang, che si adoperava per un'intensa attività di assistenza a favore degli strati sociali più deboli e accoglieva fra i suoi adepti ...
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zen Forma di buddhismo giapponese, derivata nel 12°-13° sec. dalla scuola cinese Chan. Lo z. riduce la tecnica ascetica alla sola meditazione (zen), che peraltro non deve concentrarsi su alcun oggetto, [...] per quanto elevato esso sia (neanche la stessa Illuminazione può essere oggetto dello z.). Il modo usuale è la seduta di meditazione (zazen); la percezione dell’identità tra il vuoto e il meditante, che ...
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Mistico e innografo tedesco-americano (Eberbach 1691 - Ephrata, Pennsylvania, 1768); recatosi in America (1720), stabilì nel 1732 una piccola comunità ascetica a Mühlbach (od. Mill Creek, presso Lebanon, [...] Pennsylvania), poi a Ephrata, per la quale compose numerosi inni. Influenzò considerevolmente la musica sacra americana ...
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, Dalla nativa Irlanda, dove vide la luce nell'anno 543 a West Leinster, l'inclinazione ascetica e missionaria lo portò in Borgogna, poi sul finire della vita in Lombardia.
Le sue notizie ci sono pervenute [...] specialmente attraverso la vita (pubblicata per primo dal Mabillon) scritta dal monaco bobbiese Ionas, che raccolse informazioni dirette sotto il successore di C. stesso nella direzione del monastero di ...
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Giurista ebreo (Toledo 1488 - Ṣafad, Palestina, 1575), molto versato nel diritto talmudico; ebbe tendenze al misticismo cabalistico e alla vita ascetica. Autore di un commento al codice di diritto talmudico [...] redatto da Ya῾ăqōb ben Āshēr (Bēt Yōsēf "Casa di Giuseppe", 1550-1551), scrisse poi un codice proprio a riassumere quello: la Shulḥān ῾ārūkh ("Mensa apparecchiata", 1564-65), che, dopo una certa opposizione ...
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Rinunciò al ricco patrimonio per la vita ascetica, che condusse prevalentemente nel convento di Bath. Questo convento fu riorganizzato nel 970, e A. ne divenne abate. Nel 984 fu fatto vescovo di Winchester; [...] nel 994 il re Etelredo lo mandò ambasciatore al re norvegese Olaf Tryggvessøn, che fu da lui confermato, e gli promise di non invadere più l'Inghilterra.
Ad A. si deve il sinodo di Enham (d'incerta data), ...
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Mistico quietista (n. in Francia - m. Ambleden, Wolfenbüttel, 1753); sotto l'influsso di Antonietta Burignon, mistica fiamminga, si ritirò a vita ascetica in Schwarzenau: la sua mistica quietista fondata [...] sul sentimento della "fede oscura", risente delle opere di Madame de Guyon, di Tommaso da Kempis e anche di J. Böhme ...
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Scrittore mistico e polemista bizantino (sec. 11º), monaco studita; scrisse la vita del suo maestro Simeone il Mistico, opere di mistica e ascetica e trattatelli contro gli Armeni e i Latini, uno dei quali, [...] confutato da Umberto di Silva Candida, fu bruciato solennemente (1054) ...
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ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] burnus (v.), rozzo saio con cappuccio, simile a quello di molti frati, fatto di ṣūf ossia di pelo di cammello.
In questo ascetismo tetro, che aveva le radici nel terrore della colpa e della vita futura, in un senso d'umiliazione davanti a Dio, in un ...
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ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...