Fondatore del buddismo; di lui ci sono noti con grande approssimazione parecchi dati cronologici e biografici, sebbene la tradizione vi abbia innestato molti elementi fantastici ed edificanti, creando [...] l'inevitabile decadimento dell'organismo vivente attraverso le malattie, la vecchiaia, la morte. Subito dopo appare a Gautama un asceta il cui aspetto rivela l'intima serenità di spirito. Il principe, persuaso ormai della vanità di ogni gioia terrena ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Simeri, santo
Consolata Pronio
Monaco basiliano, nato a Simeri (Catanzaro) verso la metà del sec. XI. Della famiglia si conoscono i nomi dei genitori (Giorgio ed Elena), mentre la casata [...] e, in seguito, a lui stesso intitolato.
Battezzato come Basilio, fu educato a Mileto (Catanzaro) sotto la direzione di un asceta di nome Cirfflo, da cui ricevette anche l'abito monacale. Ben presto si manifestò in lui quella vocazione che doveva ...
Leggi Tutto
Famiglia nobile, in origine di ministeriali alsaziani, cavalieri ereditarî dal 1540, suddivisa poi in varî rami: l'austriaco ebbe titolo baronale del S. Romano Impero (1676), poi comitale (1817), quello [...] a rinunciare dall'ostilità del vescovo di Strasburgo Egon von Fürstenberg; rieletto (1686) non accettò, e visse da asceta a Hesingen (Württemberg), poi a Rorschach; Benedictus (Benoît di A.-Homburg; Homburg 1761 - Eichstätt 1839), ultimo abate ...
Leggi Tutto
Nome di varî santi e beati, tra i quali:
1. Bernardo di Abbeville: v. oltre, Bernardo di Tiron (n. 7).
2. Bernardo di Aosta, santo (m. Novara dopo il 1081), noto anche come B. di Menthon (o di Mentone) [...] sec. 15º, rifatto da H. Ghéon (1924).
3. Bernardo di Chiaravalle (fr. Clairvaux), santo. Dottore della Chiesa, asceta, organizzatore, scrittore (Fontaines-lès-Dijon 1090-91 - Clairvaux 1153); di nobile famiglia entrò (1112) nel monastero di Cîteaux ...
Leggi Tutto
Chandragupta Maurya
Sovrano indiano (n. 340 ca.-m. 290 a.C. ca.). Fu il fondatore della dinastia Maurya. Incerta è la notizia di un incontro tra Alessandro Magno e il giovane C.M. (nominato in tarde [...] Seleucidi è il soggiorno di Megastene, inviato di Seleuco, nella capitale Pataliputra: importanti le sue descrizioni della città contenute nel testo Indika. Dopo 24 anni di regno C.M. abdicò in favore del figlio Bindusara, divenendo un asceta jaina. ...
Leggi Tutto
Borges, Jorge Luis
Ines Ravasini
Lo scrittore che rese possibile l'assurdo e assurde le certezze
Scrittore argentino del Novecento dalla vastissima cultura, era dotato di una prodigiosa memoria che [...] un'illusione.
Le ambiguità della realtà
Anche la condizione umana può rivelarsi ingannevole: per esempio, nel racconto Le rovine circolari un asceta crea in sogno un essere che ha l'aspetto di un uomo ma che rivela la sua natura fantastica perché è ...
Leggi Tutto
Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] 'esistenza: seguì l'insegnamento dei bramini, i sacerdoti indù, ma ne fu insoddisfatto; si ritirò poi nella foresta come un asceta (ascetismo), un uomo che vive solitario e lontano dal mondo. Infine, ai piedi di un grande albero di ficus, dopo aver ...
Leggi Tutto
FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] a ripudiare queste forme di compromesso e, per contro, "s'immerse in una sorta di contemplativa dedizione sacerdotale, da mistico asceta laico, verso una musica intesa come missione esclusiva ed assoluta" (F. Bussi, in Storia di Piacenza).
Morì a ...
Leggi Tutto
Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] pacata tristezza e amorosa attenzione alle piccole cose. L'ispirazione di queste raccolte si ritrova nella successiva L'asceta ed altri poemetti (1902), che insieme con esse costituisce il miglior risultato di R., mentre Atlantide (1894), ponderoso ...
Leggi Tutto
Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] costante. Centri di devozione sono l'Umanità di Cristo, l'Eucarestia, la Passione di Gesù, la Vergine. Vertice della vita ascetica e principio della mistica è la perfetta carità, geminata nell'amore di Dio e del prossimo. La buona conoscenza che A ...
Leggi Tutto
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...