Scrittore e asceta cristiano (n. Ibera, nel Ponto, 346 - m. in Egitto 399). Asceta, fu seguace di Clemente e di Origene. Le sue opere, condannate dal 5º concilio ecumenico come origeniste, ci sono giunte [...] verso le cose terrene e ansia del divino, mentre la gnosi culmina nella "pura orazione", muto dialogo mistico tra l'asceta e Dio, un dialogo d'illuminazione e non discorsivo. Difficile dire quali elementi E. abbia ripreso da Origene: come origenista ...
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Teologo e asceta (Skänninge 1326 - Linkøping 1391); arcidiacono e vescovo di Linkøping (1374) eresse (1384) il primo monastero di brigidine e redasse le costituzioni dell'ordine; compose l'uffizio di s. [...] Brigida e l'inno Rosa rorans ...
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Monaco, asceta ed eremita (n. 930 circa - m. Sparta 998); originario del Ponto, predicò la conversione (era assai nota e frequente la sua esortazione: μετανοεῖτε "pentitevi!", da cui deriva il soprannome) [...] in Asia Minore, a Creta, nella Grecia continentale e nel Peloponneso; unico suo scritto sicuro il testamento. Festa, 26 novembre ...
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Figura eminente di asceta tibetano, vissuto fra il 1040 e il 1123. È il più grande poeta del Tibet, le cui composizioni mistiche sono popolarissime e in parte anche tradotte in lingue europee. Anche la [...] sua biografia (ebbe vita molto movimentata) è un libro estremamente diffuso nel Tibet ...
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Poeta e asceta indiano (sec. 17º), tra i più illustri della letteratura marāṭhī. Abbandonata l'attività di commerciante e donati tutti i suoi averi, si dedicò alla vita ascetica. Compose una mole di ardenti [...] canti devozionali (se ne tramandano 4600) e la sua influenza spirituale sulla società marāṭhī contribuì a maturare il clima politico che condusse, nel 1674, all'insurrezione contro il dominio Moghul ...
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Scrittore e asceta portoghese (Lisbona 1629 - Rio de Janeiro 1724). A dieci anni s'imbarcò per il Brasile; entrato nella Compagnia di Gesù nel 1646, fu poi professore in varî collegi e provinciale dell'Ordine. [...] Oltre a numerose opere di carattere pedagogico, scrisse: Escola de Belém (1678), História do predestinado peregrino e seu irmão precito (1682), un libro di meditazioni (Maria, Rosa de Nazaré, 1715) e Árvore ...
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Teologo, asceta e predicatore arabo musulmano (642-728 d. C.), di origine persiana ma vissuto a Bassora. Dedito alla pietà e all'insegnamento, si acquistò gran prestigio per il suo forte carattere, la [...] profonda pietà religiosa, eloquenza e dottrina. Riuscì a tenersi lontano da ogni posizione estrema nelle controversie politico-religiose del suo tempo, onde fu parimenti venerato da ortodossi ed eterodossi. ...
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Militare e asceta (Castelo do Bonjardim, Santarém, 1360 - Lisbona 1431); alla morte di Ferdinando I (1383), contro la vedova di lui Eleonora Teles, appoggiò Giovanni gran maestro di Aviz, favorendo, con [...] le vittorie agli Atoleiros e ad Aljubarrota (1385), la sua ascesa al trono. Conestabile in Portogallo, combatté poi contro i musulmani in Africa, espugnando Ceuta, ma nel 1422 si ritirò nel convento carmelitano ...
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Asceta (3°-4° sec. d.C.), è considerato l'organizzatore delle comunità anacoretiche in Egitto ed è conosciuto con l'appellativo di "Padre dei monaci". Gli sono state attribuite 20 lettere contenenti precetti [...] autentiche mentre le altre sarebbero del suo discepolo Ammonas. Ma l'importanza di A. (una delle più grandi figure dell'ascetismo cristiano antico) è nell'avere appunto inaugurato il tipo di vita semi-anacoretico, di cui le laure orientali, e taluni ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...