Brodie, Sir Benjamin Collins
Fisiologo e chirurgo inglese (Winterslow 1783 - Broome Par, Surrey, 1862). Presidente della Royal Society (dal 1858 al 1861) e del General Medical Council. Chirurgo di re [...] Guglielmo IV e della regina Vittoria. Ascessi di B.: focolai di osteomielite cronica nelle epifisi superiore e inferiore della tibia. Malattia di B.: presenza di voluminose masse lipomatose, disposte simmetricamente sul collo e alla radice degli arti ...
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Riproduzione, nel medesimo organismo, di un processo morboso, per distacco e migrazione a distanza di agenti morbosi o di elementi cellulari e loro fissazione e moltiplicazione nella nuova sede d’impianto. [...] Le m. possono essere m. infettive (ascessi metastatici, da passaggio in circolo di emboli settici ecc.) o m. tumorali. In quest’ultimo caso le m. si propagano per via linfatica (tumori epiteliali) oppure per via sanguigna (sarcomi). Altre modalità di ...
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Espulsione per via orale attraverso la tosse delle secrezioni bronchiali e tracheali e talora anche del contenuto delle cavità alveolari del polmone ( espettorato).
Sintomo banale delle affezioni acute [...] e croniche dell’apparato respiratorio (faringiti, tracheobronchiti, bronchiettasie, broncopolmoniti, ascessi polmonari), può essere più o meno facile, più o meno abbondante; talora è favorita da determinati atteggiamenti del corpo o anche da ...
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piartro
Raccolta di materiale purulento in una cavità articolare, che si forma talvolta nel caso delle artriti purulente. Raramente il p. è provocato da una ferita infetta che interessa anche la cavità [...] articolare, oppuresi instaura per contiguità con ascessi sottocutanei o cellulite batterica. La terapia è medica (antibiotici) o, più spesso, chirurgica, e deve essere iniziata precocemente per evitare che si formino anchilosi. ...
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Metodo d'esame clinico che dallo studio della specie e del numero degli elementi cellulari contenuti in liquidi organici (essudati o transudati pleurici, peritoneali, pericardici; contenuto di cisti, di [...] ascessi; liquido cefalo-rachidiano, urina, ecc.) giudica della natura dei liquidi stessi: se normali o patologici, se proprî di uno o di un altro processo morboso. Si comprende in questo esame anche la ricerca microscopica di eventuali forme ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] esame citologico o colturale.
Chirurgia
Splenectomia Asportazione chirurgica della milza. Viene praticata per gravi traumi, per cisti, ascessi, tumori dell’organo, e per alcune malattie del sangue (porpore, anemie emolitiche ecc.), per la malattia ...
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Malattia infettiva simile alla morva, causata dal batterio Malleomyces pseudomallei, patogeno per i roditori e altri animali. È trasmissibile all’uomo ed endemica in India e nell’Asia sudorientale. Da [...] un punto di vista anatomopatologico è caratterizzata, nelle forme acute, dalla presenza di ascessi in sede polmonare e/o extrapolmonare e, nelle forme croniche, dalla presenza di noduli caseosi. Clinicamente, nell’uomo si presenta in forma di ...
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Spazio virtuale, normalmente occupato da tessuto connettivo lasso e adiposo, situato tra la faccia profonda della ghiandola mammaria e il muscolo grande pettorale. Costituisce il piano di scorrimento della [...] mammella sul sottostante piano toracico. Si trasforma in una cavità reale per la formazione di ascessi e flemmoni r. (retromastiti). ...
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SUBFRENICO, ASCESSO
Leonardo Alestra
. È una raccolta di pus al disotto della cupola diaframmatica: a destra fra il diaframma e il fegato, a sinistra tra il diaframma e lo stomaco o il colon o la milza. [...] del gas (piopneumotorace subfrenico) per processi putrefattivi o per penetrazione di aria come nella perforazione dello stomaco.
L'ascesso subfrenico si manifesta più o meno bruscamente con dolori locali, vomito, febbre piemica alta remittente, e con ...
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PELVIPERITONITE
Pasquale Sfameni
. È una malattia, essenzialmente ginecologica, consistente nell'infiammazione del peritoneo pelvico. Essa fu individuata e descritta per la prima volta da G. L. R. Bernutz [...] il passaggio del pus nella libera cavità peritoneale. Altro esito possibile è l'incistamento e l'indefinita persistenza dell'ascesso, in seguito al progressivo ispessirsi del guscio reattivo, che lo delimita. In ogni caso, la pelviperitonite lascia ...
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ascesso
ascèsso s. m. [dal lat. tardo abscessus -us, der. di abscendĕre «andare via», calco del gr. ἀπόστημα; v. postema]. – In medicina, raccolta di pus in una cavità delimitata da una parete costituita da tessuto di granulazione: a. acuto...
vomica
vòmica s. f. [der. di vomico]. – Nel linguaggio medico, emissione dalla bocca di materiale semiliquido o solido più o meno abbondante contenuto o penetrato nell’albero respiratorio (bronchiettasie, ascessi o caverne polmonari, pleuriti...