Mondo come volonta e rappresentazione, Il (Die Welt als Wille und Vorstellung)
Mondo come volontà e rappresentazione, Il
(Die Welt als Wille und Vorstellung) Opera (1819; edd. ampliate 1844, 1859) [...] fenomeni», IV, 64) della ‘compassione’ (superamento della distinzione fra la propria e l’altrui persona; IV, 67) e dell’‘ascesi’ (IV, 68), sereno distacco dai dolori come dai piaceri illusori della vita e accettazione della morte che culmina nella ...
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Disciplina psico-fisiologica indiana basata su una vasta gamma di tecniche ascetiche. Lo y. cosiddetto classico costituì uno dei sistemi filosofici indiani, strettamente collegato al Sāṃkhya (➔); tuttavia, [...] da 5 proibizioni (yama) e da 5 prescrizioni (niyama) che concernono la disciplina etica e la pratica dell’ascesi (tapas), intesa a questo livello come semplice esercizio di sopportazione fisica (caldo, freddo, fame, sete ecc.). Con gli ...
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RITO (lat. ritus)
Nicola Turchi
S'intende per rito la norma dell'azione sacra (cfr. il gr. τὸ δρώμενον) fissata dalla tradizione religiosa e diretta a intrattenere la comunicazione tra un individuo o [...] nuova situazione psicologica e sociale e perciò di una nuova vita per l'adepto che si sottopone ai riti prescritti; infine l'ascesi se da un lato è negazione dei valori comunemente apprezzati della vita, dall'altro è un potenziamento dell'io in un ...
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Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] , anche stavolta assai liberamente, a un libro tibetano del sec. 12°.
Nel suo conclusivo invito alla meditazione e all'ascesi, Milarepa sembra dar ragione a quanti riscontrano nei film della laica C. un alito di religiosità che l'avvicinerebbe a ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] rinuncia sempre maggiore agli interessi e ai bisogni vitali, rinuncia che si realizza nel modo più adeguato solo attraverso l'ascesi e le scelte che questa comporta: la castità, la povertà, il sacrificio. Se in tale prospettiva S. si riconnette al ...
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conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] solo quattro, opponendole ad altrettanti " Vae " (6, 24-26).
D. insegna, come tutti i maestri di spiritualità, che l'ascesi purificatoria diventa meno dura procedendo nella salita (XII 115-136), ma i suoi tre simbolici regni non coincidono con le tre ...
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DOMENICO Loricato, santo
Luca Bellingeri
Nulla sappiamo circa le sue origini e la sua nascita, ma si può ritenere con una certa sicurezza che D. sia nato nell'ultimo decennio del sec. X, in una località [...] Giovanni da Montefeltro, si diede alla meditazione e all'ascesi. Ritiratosi poco tempo dopo nell'eremo annesso al nello stesso Damiani una sincera ammirazione per l'ardore della sua ascesi. Intorno al 1049 D. venne destinato ad un nuovo eremo ...
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Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] razionale) all'influenza delle posizioni etiche calvinistiche che concepivano il lavoro come vocazione, ascesi intramondana. Particolarmente importante l'impostazione data alla ricerca sociologica in Wirtschaft und Gesellschaft, dove ...
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ḤASIDISMO (dall'ebraico ḥăsīd, plur. ḥăsīdīm, "pio")
Umberto Cassuto
Setta religiosa ebraica di carattere mistico, sorta in Polonia verso la metà del sec. XVIII. La profonda miseria materiale delle folle [...] fino a Dio e sentirsi uniti a Lui nell'estasi beatifica non è necessario lo studio assiduo della Legge né una vita di ascesi e di rinunzia, ma basta l'ardente amor di Dio attuato nel servizio di Lui in spirito di semplicità e di letizia. La ...
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Epitteto Filosofo (Ierapoli di Frigia 50 d.C. ca
Nicopoli, Epiro, 125/130 d.C. ca.). Nacque schiavo di Epafrodito, liberto di Nerone; emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi [...] alle cose e che accorda in modo perfetto i suoi atti (pubblici e privati) al giusto. Tuttavia nel richiamo all’ascesi che caratterizza il pensiero di E., vi è un superamento dell’intellettualismo stoico in favore di un atteggiamento religioso. La ...
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ascesi
ascèṡi s. f. [dal lat. tardo ascesis, gr. ἄσκησις, der. di ἀσκέω «esercitare»]. – Azione interiore rivolta all’acquisto della perfezione e ascensione verso Dio mediante l’abnegazione, l’esercizio continuo delle virtù, la preghiera (specie...
ascesa
ascésa s. f. [der. di ascendere, part. pass. asceso]. – Salita; raro e letter. in senso proprio, cioè il fatto di salire (l’a. fu molto faticosa) o, con sign. concr., strada in salita (il percorso è fatto tutto di ascese e discese),...