Ecclesiastico (n. 1518 - m. Roma 1564); primogenito di Bosio II e di Costanza Farnese, fu dall'avo Paolo III creato cardinale (1534) e incaricato di amministrare la diocesi di Parma (1535-60). Legato di Bologna e di Romagna (1537-38), camerlengo della Chiesa (1537), legato in Ungheria per la guerra turca (1540), patriarca di Alessandria (1541), nei conclavi del 1550 e del 1555 fu capo della fazione ...
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Scrittore (Medole, Mantova, 1533 - Ceno, Mantova, 1591). Viaggiò per l'Europa al seguito del marchese Orazio Gonzaga e combatté contro i Turchi. Nel 1585 pubblicò 15 Novelle, di scarso pregio, premettendo a ciascuna una lettera dedicatoria a diversi personaggi, con riflessioni morali ...
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Gaudente senese (seconda metà del sec. 13º), appartenente alla famiglia degli Scialenghi. Sciupò le sue grandi ricchezze ("la vigna e la gran fronda": Dante., Inf., XXIX 131) in pochi mesi insieme con gli amici della "brigata spendereccia" ...
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CORONA, Ascanio e Silvio
Giovanni Parenti
Nessuno, che si sia occupato dei cosiddetti "manoscritti Corona", è mai riuscito a far piena luce intorno agli autori delle malevole compilazioni di storia [...] Ashburnham 1649, da aggiungersi ai sinora noti), ove l'autore afferma di essersi servito della storia scritta nel 1634 da Silvio Ascanio Corona, amico di Annibale di Capua e prete. Non è, in verità, molto, tanto più che la qualifica ecclesiastica del ...
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GIUSTINIAN, Ascanio, detto Giulio
Giuseppe Gullino
Quarto dei figli maschi di Antonio del ramo a S. Stae e di Lucrezia Surian di Nicolò di Girolamo, nacque a Venezia il 28 sett. 1640, e fu detto Giulio [...] Consiglio) va ricercata nella contemporanea presenza di altri due Giustinian (benché di rami diversi: Pietro di Francesco e Girolamo Ascanio di Girolamo) tra i membri del Collegio; ma dopo questo incerto esordio la carriera del G. ebbe uno sviluppo ...
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CENTORIO DEGLI ORTENSI, Ascanio
Nicola Longo
Nacque alla metà del sec. XVI, secondo alcuni a Milano, secondo altri a Roma, da nobile famiglia. Del padre sappiamo solo che si chiamava Gerolamo e che [...] di Torino) secondo cui Giambattista Castaldo fece scrivere un libro "con molti ricordi, stratagemmi ed esempi militari da Ascanio Centorio suo segretario, dato sotto il nome del detto Centorio". Dove è chiaro il riferimento ai Discorsi di guerra ...
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CAMBIANO DI RUFFIA, Ascanio
Valerio Castronovo
Non se ne conosce la data di nascita; era terzogenito di Giambattista, consigliere e maggiordomo di Emanuele Filiberto nel 1559, quindi governatore di [...] Mondovì. Il C. svolse incarichi minori di corte prima di vestire le insegne, nel marzo 1597, di cavaliere di Malta e di balio di Venosa ripercorrendo la carriera di un altro membro del suo casato, Giuseppe, ...
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CACCIACONTI, Ascanio, detto lo Strafalcione
Roberto Alonge
Di professione ottonaio, fu accolto nel 1534 nella Congrega dei Rozzi di Siena, il celebre sodalizio di artigiani autodidatti costituito nel [...] 1531 sul tronco di una solida tradizione di teatro popolare senese (i cosiddetti Pre-Rozzi).
L'opera del C. si presenta aperta a un gusto di varia sperimentazione: dalla favola mitologica (La travolta, ...
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Prelato (Ferrara 1622 - Roma 1689), figlio di Ascanio (m. 1649) e di Porzia Mattei; iniziata la carriera delle armi, passò poi a quella ecclesiastica. Creato cardinale nel 1654, fu legato apostolico per [...] Urbino (1654-57), vescovo di Ferrara (1655) e di Sabina (1683) ...
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Uomo politico (Livorno 1795 - Firenze 1876), figlio di Ascanio. Presidente del Consiglio del granducato di Toscana nel 1849, tenne il potere fino alla caduta della dinastia di Lorena. Scrisse una serena [...] ed equilibrata storia dei tempi di Leopoldo II (Leopoldo II granduca di Toscana e i suoi tempi, 1871). Postume (1959) sono state pubblicate le sue Memorie (1833-1859) ...
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acciaccare
v. tr. [voce onomatopeica] (io acciàcco, tu acciàcchi, ecc.). – Ammaccare, pestare, schiacciare: a. un parafango; a. un cappello, comprimerlo sformandolo; a. un piede a qualcuno; mi sono acciaccato un dito; a. uno scarafaggio, schiacciandolo...
accrocco
accròcco s. m. [der. di accroccare] (pl. -chi), centromerid. – 1. Insieme disordinato e confuso, accozzaglia di oggetti eterogenei: sotto al braccio secco secco che spuntava dalla grata in mezzo a quell’a. di case diroccate Nino incominciò...