Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] dello stipendio, si celava in realtà l’intenzione di dar vita a un corpo di funzionari per professione, com’era nella tradizione asburgica, e come avverrà solo a partire dal 1801. Proprio in quell’anno infatti, con l’arrivo di Mailath alla guida del ...
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Bratianu, Ion iunior (detto Ionel)
Brătianu, Ion iunior
(detto Ionel) Statista romeno (Florica 1864-Bucarest 1927). Figlio primogenito di Ion Constantin. Successo al padre nella direzione del Partito [...] 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande Stato romeno comprendente anche i territori ex asburgici di Transilvania, Banato e Bucovina. Esponente della borghesia conservatrice, promosse la riforma agraria del dopoguerra. ...
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STRINGHER, Vittorio
Elisabetta Loche
STRINGHER, Vittorio. – Nacque a Udine il 18 luglio 1860 da Marco, libraio, e da Giovanna Trevisan, figlia di un negoziante e di una possidente. Ultimo di quattro [...] dei fermenti patriottici che aleggiavano nella città di confine.
Diversi membri della famiglia avevano oltrepassato i confini asburgici per partecipare alle guerre d’indipendenza. Nel 1848 il padre era andato a Venezia a difendere la Repubblica ...
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Uomo politico e scrittore croato, poi naturalizzato italiano (Turo Polje, Karlovac, 1824 - Roma 1912). Sostenitore di un programma di unificazione degli Slavi meridionali, nel 1861 fondò e diresse a Vienna [...] l'idea che, in caso di guerra contro l'Austria, si provocasse, con uno sbarco garibaldino, un'insurrezione degli Slavi asburgici, con un intervento nel conflitto anche della Serbia. Su incarico della diplomazia italiana, nel 1866 stampò a Parigi un ...
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La guerra e la pace
John R. Hale
A fianco del mito "ufficiale" di Venezia - quello della stabilità territoriale e politica, dell'armonia sociale, della maestria nel gioco del moto perpetuo costituzionale [...] Carlo V, malato e preoccupato dall'idea di una morte prematura, approntò una rassegna a tutto campo degli interessi asburgici a beneficio del figlio, il futuro Filippo II. A proposito dell'Italia, l'imperatore osservava che Firenze, Mantova e ...
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Generale (Lussemburgo 1580 - Rakovica, Sarajevo, 1626), figlio naturale di Peter Ernst I, fu dapprima al servizio degli Asburgo, quindi passò all'Unione protestante e, nel 1610, al servizio di Carlo Emanuele [...] ., ma fu disfatto dal Wallenstein presso Dessau (1626). Si accordò con il principe di Transilvania per invadere gli stati asburgici, ma anche tale intento fallì per la pace separata conclusa dal principe con l'imperatore. Meditò infine di raggiungere ...
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FOGLIAZZI, Francesco
Carla Federica Gallotti
Nacque a Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza) nel 1725, da Agostino e da Elisabetta Tagliasacchi. Fu fratello di Teresa, celebre attrice ed amica di potenti, [...] . Verso la fine degli anni '40, completata con la laurea in legge la propria formazione giuridica, esordì negli uffici asburgici come attuario criminale, ma la sua prima esperienza significativa si compì nella giunta del Censo guidata da Pompeo Neri ...
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LEONI, Pompeo
Walter Cupperi
Nacque da Leone, scultore aretino, e Diamante Martini intorno al 1530; la notizia che lo vorrebbe milanese (P. Morigia, La nobiltà di Milano…, Milano, Paolo Pontio, 1595, [...] f. 2, c. 3v; f. 69, c. 192r; Dir. Gen. Tes., inv. 24, legg. 562, 564-565, 567, ad nomen (pagamenti per i ritratti asburgici voluti da Carlo V dal 1550 al 1568); 576, ad nomen (Nostra Signora di Atocha); Contad. M. de Cuentas, I ép., 1567, f. 36 (1568 ...
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ELISABETTA TERESA di Lorena, regina di Sardegna
Claudio Rosso
Nacque a Lunéville il 15 ott. 1711, figlia di Leopoldo, duca di Lorena e di Bar, e di Elisabetta Carlotta d'Orléans. L'infanzia e la giovinezza [...] l'eredità dello zio, morto nell'aprile precedente. Nonostante i malumori nei confronti dei Savoia ancora diffusi fra i ministri asburgici, già il 21 nov. 1736 si riuscì a sottoscrivere i preliminari del contratto nuziale, che fissavano tra l'altro l ...
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Cancelleria di corte, istituita nel 1527 da Ferdinando I e incaricata di redigere e comunicare le decisioni del Consiglio aulico (Hofrat) e di quello segreto (Geheimer Rat), nonché gli ordini dell’imperatore. [...] 1720) due sezioni per gli affari esteri e per quelli interni. Durante il regno di Maria Teresa (1749), sorse la nuova cancelleria di corte e di Stato (Hof- und Staatskanzlei), per la politica interna degli Stati ereditari asburgici, abolita nel 1848. ...
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asburgico
asbùrgico (o absbùrgico) agg. (pl. m. -ci). – Degli Asburgo (o Absburgo), dinastia feudale prima, regale e imperiale poi, originaria probabilmente dell’Alsazia, la cui fortuna europea, iniziata sul finire del sec. 15°, terminò nel...
giuseppinismo
giuṡeppinismo (o giuṡeppismo) s. m. [adattam., su Giuseppe, del ted. Josephinismus o Josefinismus]. – La politica ecclesiastica, d’indirizzo giurisdizionalistico, attuata negli stati dell’Impero da Giuseppe II (1741-1790) e rimasta...