(lat. fratres Arvales) Antichissima confraternita sacerdotale romana, addetta al culto della dea Dia, restaurata da Augusto. Constava di 12 membri scelti tra la classe senatoria per lo più per cooptatio, alla testa dei quali era un magister assistito da un flamen. Il momento saliente del culto consisteva nel sacrificio di un’agnella grassa (agna opima), negli ultimi 3 giorni di maggio, nel boschetto ...
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(lat. Ambarvalia) Antica festa romana celebrata alla fine di maggio in onore di Marte, poi di Cerere, a cura del sodalizio dei fratelli Arvali per purificare le messi e allontanare i cattivi influssi. [...] Consisteva nel sacrificare un porco, una pecora e un toro (suovetaurilia) dopo averli condotti in processione tre volte intorno alla città (amb- «attorno», e arvum «campo arativo») ...
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In Roma antica, benda più o meno ornata portata sul capo, a sostegno e ornamento dell’acconciatura dei capelli, dalle matrone. Bende di vario tipo erano portate inoltre, con funzione sacrale, dalle Vestali, [...] dagli Arvali e dai membri di altri collegi sacerdotali, e venivano anche usate per ornare vittime sacre e oggetti cultuali.
Ciascuna delle due bende che pendono ai lati della mitra vescovile.
In botanica, nome dato, per somiglianza di forma, ai ...
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Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri.
Con riferimento a una comune filiazione divina, già nell’antichità si designarono come f. gli appartenenti [...] ad alcuni collegi sacerdotali (per es., gli Arvali ); per un più intimo senso di una comune dipendenza da un Dio padre, tra loro si chiamarono f. i primi cristiani: tale uso si mantenne nell’età patristica (cfr. salvete fratres, nelle iscrizioni; ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] ; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al quinto miglio della Via Portuense, in un tempio di cui restano ruderi. Al suo culto erano addetti gli Arvali che la celebravano in maggio nella festa degli Ambarvalia. ...
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greco-romana, religione
La religione greca è un politeismo sorto attraverso un lungo processo di formazione in cui elementi pre-ellenici, di origine mediterranea e orientale, si fondono con elementi [...] in quattro collegia (pontefici; auguri; duoviri sacris faciundis; triumviri epulones) e in alcune sodalitates (tra cui Arvali, Luperci, Sali, Feziali). La religione romana era un politeismo organico con un pantheon articolato, avente a capo ...
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DEL TORRE, Filippo
Tiziana Di Zio
Nacque a Cividale del Friuli il 1ºmaggio 1657 da Mario, discendente dalla nobile famiglia de' Canali, trasferitasi da Milano a Cividale nel sec. XIII, e da Camilla [...] , inoltre, egli pubblicò circa settanta iscrizioni tratte da lapidi friulane ed i frammenti delle tavole riguardanti i "fratelli Arvali" scoperte poco tempo prima lungo la via Ostiense e dalle quali si ricavavano notizie intorno ai sacrifici ed alle ...
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arvale
s. m. [dal lat. arvalis, agg. der. di arvum «campo coltivato»]. – Nell’antica Roma, ciascuno dei dodici membri componenti la confraternita sacerdotale dei fratres Arvales, addetti al culto di Cerere (sotto il nome di dea Dia), in onore...
pretesta
pretèsta s. f. [dal lat. praetexta, part. pass. sostantivato di praetexĕre «adornare, fregiare» (propr. «tessere davanti»)]. – 1. Nell’antica Roma, (toga) pretesta, toga ornata inferiormente da un orlo di lana purpurea, usata dai...