TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
Roberto PARIBENI
Mario PELAEZ
Imperatore romano dalla fine dell'anno 97 all'agosto del 117. Marco Ulpio, Traiano era nato nell'anno 53 nel municipio di Italica nella provincia [...] del 101, come si può indurre da speciali supplicazioni riferite al 25 marzo di quell'anno negli atti dei fratelli Arvali (Corpus. Inscr. Lat., VI, 2074).
Il supremo comando fu assunto dall'imperatore, che si può calcolare abbia adunato un esercito ...
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MAGIA
Nicola Turchi
. Questo termine, nelle lingue classiche (gr. μαγεία, lat. magia) designò la dottrina o arte dei magi (v.), poi, dato il carattere attribuito a questi nel mondo antico, passò a [...] sua moltiplicazione; così i riti agrarî, sia quelli rimasti tali (le Bufonie, le Fordicidie, la festa di maggio degli Arvali), sia quelli poi sublimati a misteri (eleusini, metroaci, adoniaci, ecc.) sono diretti a promuovere e aiutare l'azione della ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] , eccettuando, per Roma, la preghiera alle Moerae nella celebrazione dei Ludi secolari e il carme dei Fratelli Arvali: entrambi conservati da lapidi. Questa perdita si spiega considerando che ogni religione vittoriosa, specialmente se a carattere ...
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. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] sacerdoti a fine di culto, e si ha ricordo dei collegi dei pontefici, degli auguri, dei feziali, dei luperci, degli arvali, dei salî, delle vestali, le quali conducevano vita comune; e subito, con lo stesso titolo, vediamo designate anche le unioni ...
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IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] di questa carica. Infatti egli fu in pari tempo membro di tutti i più alti sacerdozî di Roma, gli auguri, i quindecemviri, gli arvali, ecc., e non solo ebbe il diritto di nomina dei pontefici minori, dei salî, dei tre Flamini maggiori e delle Vestali ...
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CIRCO E IPPODROMO (circus, ἱππόδρομος)
G. Forni
S. Meschini
G. Forni
Campo ed edificio destinati alle corse dei carri e dei cavalli (il circo servi talvolta anche per lo svolgimento di ludi gladiatorî [...] ; Flaminio (in funzione sino al IV sec.; M. Guarducci, in Bull. Com., lxxii, 1949-50, p. 55 ss.), di Caligola e Nerone, degli Arvali, di Massenzio: cfr. H. Jordan e Ch. Hülsen, Topogr. d. Stadt Röm in Altertum, i, 3, Berlino 1907, p. 126 ss.; 548 ss ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] epigrafiche dirette e, tra quelle indirette meno alterate, del Carmen Arvale e Saliare, e la lingua del testo tramandato delle Leges possono essere considerate la lirica religiosa (carme dei fratelli Arvali, carme dei Sali) e la poesia popolare: canti ...
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Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] Senato, la proclamazione era fatta soltanto qualche giorno dopo l'elezione, in quei comizî che negli Atti dei fratelli Arvali sono chiamati comitia consularia, ai quali dunque spettava una specie di acclamazione.
Con Diocleziano e con Costantino la ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] ), ricordo di tempi antichissimi e che si ritrova perciò in uso presso corporazioni sacerdotali arcaiche come quella degli arvali, olle ripiene di minestra di farro (pultes). Tutte queste offerte avevano luogo anche nel culto domestico.
Le offerte ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] chiamata del morto (conclamatio), triplice la circumambulazione del rogo di Pallante, 3 (e multiple di 3) sono le offe che gli Arvali offrono nel grande rito di maggio.
Anche nel cristianesimo il 3 domina: a parte la SS. Trinità e il valore mistico ...
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arvale
s. m. [dal lat. arvalis, agg. der. di arvum «campo coltivato»]. – Nell’antica Roma, ciascuno dei dodici membri componenti la confraternita sacerdotale dei fratres Arvales, addetti al culto di Cerere (sotto il nome di dea Dia), in onore...
pretesta
pretèsta s. f. [dal lat. praetexta, part. pass. sostantivato di praetexĕre «adornare, fregiare» (propr. «tessere davanti»)]. – 1. Nell’antica Roma, (toga) pretesta, toga ornata inferiormente da un orlo di lana purpurea, usata dai...