PRETESTA
Gioacchino MANCINI
La toga era l'abito nazionale romano proprio dell'uomo libero. Già il fanciullo la indossava, ma non tutta bianca come l'adulto, bensì distinta da un orlo (clavus) di lana [...] , che non avevano i fasci. L'usavano per privilegio anche il flamen dialis, i pontefici, gli auguri, i quindecemviri, e gli Arvali, per la durata del sacerdozio, ed i supremi magistrati municipali. Non l'avevano i tribuni del popolo, i questori e i ...
Leggi Tutto
FLAVÎ
Gaetano Mario Columba
. Nell'età imperiale il nome dei Flavî ci appare assai diffuso nel mondo romano. In Italia, famiglie di questo nome fino allora sconosciute salgono agli onori pubblici: nelle [...] 176. Sul finire dello stesso secolo, troviamo T. Flavio Sulpiciano suocero dell'imperatore Pertinace, vice-presidente del collegio degli Arvali e prefetto della città, competitore di Didio Giuliano (193 d. C.), messo poi a morte da Settimio Severo ...
Leggi Tutto
ORSINI, Fulvio
P. Pelagatti
Studioso di antichità classiche. Figlio naturale di un Orsini, nacque a Roma l'11 dicembre 1529 e ivi ìl i8 maggio 160o. Fu sepolto in S. Giovanni Laterano. E. Q. Visconti [...] la prima edizione del De legationibus di Polibio, uscita ad Anversa, nel 1582.
Fu merito dell'O. la conservazione degli Atti degli Arvali, scoperti nel 1570 a Roma, presso Porta Portese; fra i suoi manoscritti vi era il Virgilio, già del Pontano, un ...
Leggi Tutto
È in senso lato, nell'età romana, il territorio di uno stato politicamente costituito, sia che si tratti dello stato di Roma, sia che si tratti di uno stato straniero. In tal senso Livio ci parla dell'ager [...] della via Campana, ove si trovava il bosco sacro alla dea Dia, nel quale era il luogo di riunione dei fratelli Arvali, e quindi una delle tappe della processione delle Ambarvalia, che si svolgeva lungo i limiti dell'antico territorio (Strab., V, 230 ...
Leggi Tutto
Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] nel ristabilimento dell'antica religione romana, e discusso è anche il riferimento al suo nome del calendario ritrovato nel bosco degli Arvali (Corp. Inscr. Lat., I, p. 214 seg.).
Bibl.: Stein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 1419 seg.; W ...
Leggi Tutto
greco-romana, religione
La religione greca è un politeismo sorto attraverso un lungo processo di formazione in cui elementi pre-ellenici, di origine mediterranea e orientale, si fondono con elementi [...] in quattro collegia (pontefici; auguri; duoviri sacris faciundis; triumviri epulones) e in alcune sodalitates (tra cui Arvali, Luperci, Sali, Feziali). La religione romana era un politeismo organico con un pantheon articolato, avente a capo ...
Leggi Tutto
È quel terreno in cui predomina la vegetazione di specie legnose selvatiche - arboree o fruticose - riunite in associazioni spontanee o d'origine artificiale, diretta o indiretta. A chiarire quest'ultima [...] speciale menzione il celebre lucus deae Diae, al quinto miglio della via Campana, sede ufficiale del rinomato collegium dei Fratelli Arvali (v.).
Molti altri luci erano sparsi per le campagne, specialmente là dove convergevano due o più vie, o i ...
Leggi Tutto
LUPERCALI (Lupercalia)
Nicola Turchi
Festa di purificazione, all'inizio, del gregge, e poi della città palatina, celebrata il 15 febbraio a cura del duplice sodalizio dei Luperci Quintilî e Fabiani (in [...] Luperci comprendeva 12 membri eletti per cooptazione, con a capo un magister, e aveva, come quelli dei Salî e degli Arvali, origini gentilizie. Decaduto poi, come tutte le istituzioni religiose di Roma, durante lo scorcio dell'epoca repubblicana, fu ...
Leggi Tutto
DEL TORRE, Filippo
Tiziana Di Zio
Nacque a Cividale del Friuli il 1ºmaggio 1657 da Mario, discendente dalla nobile famiglia de' Canali, trasferitasi da Milano a Cividale nel sec. XIII, e da Camilla [...] , inoltre, egli pubblicò circa settanta iscrizioni tratte da lapidi friulane ed i frammenti delle tavole riguardanti i "fratelli Arvali" scoperte poco tempo prima lungo la via Ostiense e dalle quali si ricavavano notizie intorno ai sacrifici ed alle ...
Leggi Tutto
SACERDOZIO
Enrico ROSA
Gerardus VAN DER LEEUW
Nicola TURCHI
. Il sacerdote è il rappresentante di una comunità nelle sue relazioni con le potenze divine, ma può eventualmente essere anche il rappresentante [...] . Sono in genere in numero di 12, il loro capo ha il titolo di magister. Le principali corporazioni sono: 1. gli arvali, confraternita agricola votata al culto della dea Dia (Cerere, Demetra); 2. i luperci, suddivisi in quintili e fabiani, addetti al ...
Leggi Tutto
arvale
s. m. [dal lat. arvalis, agg. der. di arvum «campo coltivato»]. – Nell’antica Roma, ciascuno dei dodici membri componenti la confraternita sacerdotale dei fratres Arvales, addetti al culto di Cerere (sotto il nome di dea Dia), in onore...
pretesta
pretèsta s. f. [dal lat. praetexta, part. pass. sostantivato di praetexĕre «adornare, fregiare» (propr. «tessere davanti»)]. – 1. Nell’antica Roma, (toga) pretesta, toga ornata inferiormente da un orlo di lana purpurea, usata dai...