(o Tiziensi; lat. Tities o Titienses) Nome, forse derivato da Tito Tazio o da una gente etrusca omonima, di una delle 3 centurie di cavalieri e di una delle 3 antichissime tribù romane (Ramni, T., Luceri), [...] un nesso fra la tribù dei T. e la confraternita religiosa romana dei T. (lat. sodales Titii), simile a quella degli Arvali. Era già scomparsa da tempo quando fu ripristinata da Augusto, che istituì la tradizione di appartenenza a essa per i principi ...
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Vedi AETERNITAS dell'anno: 1958 - 1994
AETERNITAS
L. Musso
(v. vol. I, p. 97). - Di contenuto essenzialmente politico e propagandistico, Ae. strettamente legata all’ideologia dello Stato romano e del [...] ufficiale, siano essi i rovesci dei conî monetali o testi della religiosità ufficiale, del tipo degli Atti dei Fratelli Arvali evocanti l’aeternitas imperii, viene a esprimere un concetto di durata su un avvenire non limitato ma, rapportata come ...
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Presso i Romani fu dapprima lo schiavo pronto a chiamare chi il padrone desiderasse; più tardi quell'inserviente che assisteva nelle sacre funzioni ciascun membro dei più importanti collegi sacerdotali. [...] una data somma. Si conoscono calatori dei pontefici e dei flamini, degli auguri, dei quindecemviri, degli epuloni, degli arvali e dei sacerdoti destinati al culto degl'imperatori deificati. I calatores pontificum et flaminum, che compaiono riuniti in ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] ; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al quinto miglio della Via Portuense, in un tempio di cui restano ruderi. Al suo culto erano addetti gli Arvali che la celebravano in maggio nella festa degli Ambarvalia. ...
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PROMAGISTRO
Gioacchino Mancini
. In Roma, nell'età repubblicana, si ebbero non dei promagistri veri e proprî, ma delle promagistrature. Quando il numero dei magistrati rivestiti di imperium divenne [...] effettivi dei varî collegi sacerdotali, funerarî e corporativi. Conosciamo dalle iscrizioni promagistri del collegio dei pontefici, degli Arvali, dei XV viri sacris faciundis. Per lo più il magister degli alti collegi sacerdotali era l'imperatore ...
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RICINIO
Gioacchino Mancini
. Piccolo pezzo di stoffa quadrato, per lo più di colore purpureo o azzurro a guisa di piccolo pallio (palliolum breve), che si portava piegato in due sul capo. La voce ricinium [...] mimi sul teatro e per questo erano detti riciniati. Si dissero anche riciniati i quattro giovinetti che assistevano i Fratelli Arvali nelle loro cerimonie. Come indumento che si metteva in segno di dolore, è rappresentato in arte nelle figurazioni di ...
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SODALI e SODALIZÎ
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
. Nel sacerdozio degli antichi romani, così nella repubblica come nell'impero, si chiamano sodalizî (sodalicia, sodalitates) quelle associazioni religiose, [...] almeno un distintivo speciali e prendono il nome dallo scopo o dalle forme del rito cui sono addetti: Fratelli Arvali, Luperci, Sodali Tizî, ecc.
Dato il loro carattere gentilizio, è probabile che in origine queste associazioni fossero costituite dai ...
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SUOVETAURILIA
Nicola Turchi
. È il sacrificio (detto anche solitaurilia) dei tre animali domestici più cari all'agricoltore romano, il porco (sus), la pecora (ovis) il toro (taurus), che veniva offerto [...] di trionfo. Qualche studioso (Henzen, Wissowa) considera come suovetaurile anche il grande sacrificio di maggio che i fratelli arvali compievano nel loro santuario della dea Dia sacrificando due porchette piacolari, una vacca onoraria e un'agnella ...
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MARTE (Mars, Marspĭter)
Giulio Giannelli
Una delle maggiori divinità venerate dai Romani, appartenente a quel gruppo di dei chiamati indigetes e considerati come legati alle origini stesse della loro [...] della guerra.
Marte è anzitutto il dio, al quale principalmente son rivolte le invocazioni e i riti dei fratelli Arvali. Nell'antico canto degli Arvali, si supplicava il dio Marte, affinché tenesse lontana dal grano la golpe; a Marte era offerto il ...
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MAIRONI DA PONTE, Giovanni Antonio
Arianna Arisi Rota
Nacque negli immediati dintorni di Bergamo il 28 febbr. 1748 da Giuseppe e Giovanna Cadonici, appartenenti alla vecchia nobiltà locale. Allievo [...] del M. è in L. Tironi, L'educatore e naturalista bergamasco G. M. da P. (1748-1833) segretario dell'Accademia degli Arvali e dell'Ateneo nel 150 anniversario della morte, in Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo, XLIII (1982-83), pp ...
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arvale
s. m. [dal lat. arvalis, agg. der. di arvum «campo coltivato»]. – Nell’antica Roma, ciascuno dei dodici membri componenti la confraternita sacerdotale dei fratres Arvales, addetti al culto di Cerere (sotto il nome di dea Dia), in onore...
pretesta
pretèsta s. f. [dal lat. praetexta, part. pass. sostantivato di praetexĕre «adornare, fregiare» (propr. «tessere davanti»)]. – 1. Nell’antica Roma, (toga) pretesta, toga ornata inferiormente da un orlo di lana purpurea, usata dai...