Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti. Con l’aggiunta di particolari denominazioni che ne determinano l’impiego, si indicano le varie specialità.
Storia
Le prime a., in senso proprio, sorgono con l’adozione della polvere pirica e lo sfruttamento, per il lancio dei proiettili, della sua forza deflagrante. Il primo impiego regolare dell’a. in battaglia risale al 14° sec.; verso la metà del 15° ...
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Pezzo d’artiglieria moderno avente originariamente (dagli inizi del 20° sec. e sino alla Seconda guerra mondiale) canna di lunghezza generalmente compresa fra 12 e 25 calibri (intermedia, pertanto, fra [...] austriache, sudafricane e israeliane, fino ai 52 calibri degli o. semoventi tedeschi PzH 2000. Questi ultimi pezzi di artiglieria, grazie alla lunghezza della canna, alla resistenza delle camere di scoppio e all’adozione di proiettili con propulsione ...
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semovente Pezzo d’artiglieria il cui affusto è montato o incorporato in uno scafo corazzato, cingolato o talvolta ruotato, mosso da un motore a combustione interna. ...
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Tipo di artiglieria (detta anche cortalda o cortaldo) ad anima corta e rinforzata che lanciava palle di pietra, usata per abbattere le mura in Italia fino al 15° sec. e dai Turchi fino al 16°. ...
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In artiglieria, fase del tiro che ha lo scopo di determinare i dati più convenienti per eseguire il tiro d’efficacia contro un bersaglio. Può essere in gittata, in direzione e in altezza di scoppio.
L’ [...] a. in gittata può essere fatto in base alle deviazioni osservate, generalmente basandosi sulla differenza di gittata tra due colpi, uno lungo e uno corto.
L’ a. in direzione generalmente viene effettuato ...
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Nel munizionamento d’artiglieria del 19° sec., tipo di proietto costituito da un involucro sferico di ghisa contenente una carica di polvere nera e numerose pallette di piombo (v. fig.) che, per mezzo [...] di una rudimentale spoletta a miccia, esplodeva lungo la traiettoria, lanciando le pallette all’intorno.
Moderna granata antiuomo, d’effetto micidiale, che all’atto dello scoppio (comandato da una spoletta ...
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Azione offensiva portata con artiglieria terrestre o navale o con mezzi aerei mediante il lancio di bombe, razzi o missili su obiettivi in superficie. Inizialmente affidato alle artiglierie, è oggi quasi [...] esclusivamente compiuto con mezzi aerei e missilistici. Può essere classificato in base al tipo di mezzo impiegato (b. terrestre, navale, aereo, missilistico), allo scopo (b. strategico, tattico, di interdizione), ...
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Scienza militare
Pezzo di artiglieria di calibro superiore ai 20 mm, a canna lunga, generalmente rigata e a tiro teso. Il suo impiego richiede di massima l’installazione su apposito supporto (affusto).
I [...] utilizzati anche per l’attacco ai bersagli di superficie, ricorrendo a proiettili esplosivi o perforanti. Nel settore delle artiglierie terrestri, i c. sono pressoché scomparsi, sostituiti dagli obici-cannoni, capaci di sparare a tiro teso o curvo ...
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(o controaerea) Specialità dell’artiglieria destinata a combattere contro l’offesa aerea, con particolare riguardo alla difesa attiva contro gli aeromobili (v. .).
Le caratteristiche della possibile minaccia [...] costituita da velivoli dotati di velocità supersonica e di grande manovrabilità hanno imposto alla difesa c. l’adozione di concetti di rapidità e automaticità d’intervento, non disgiunti da una grande ...
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Sparo simultaneo di più pezzi di artiglieria o di più armi da fuoco, caricate con speciale cartuccia a carica ridotta e senza proietto o con proietto di legno friabile (cartuccia a salva o da salva), in [...] segno di saluto, di onore, di esultanza, per feste, occasioni solenni, vittorie e simili. Sparo contemporaneo di più bocche da fuoco, di egual calibro, diretto contro uno stesso bersaglio: è il modo più ...
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artiglieria
artiglierìa s. f. [dal fr. artillerie, der. dell’ant. artillier «fornire di strumenti bellici»]. – 1. a. Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti (obici, mortai e cannoni); pezzo d’a., ogni singola arma. Con l’aggiunta di particolari...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...