I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] altri demoni (Facebook, Instagram) o all’indirizzo mail deonomasticaitaliana@gmail.com. Di seguito, l’elenco degli articoli già pubblicati.Wolfgang Schweickard, Che cos’è la deonomasticaAntonomasia1. Rocco Luigi Nichil, Per antonomasia: deonimici per ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente che va dalla ricerca più marcata a quella più immediata, dove la vicinanza è data dai nomi di familiari, amici, conoscenti e dai nomi di moda in un certo periodo di tempo. Alberto Moravia chiama la ...
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Riceviamo da una lettrice, studentessa universitaria, un interessante quesito che riguarda l’àmbito della fonetica. Si tratta di una questione molto tecnica e, come vedremo dalla risposta dei nostri esperti, [...] del fonema come un’occlusiva alveolare sonora (d) seguita da una fricativa prepalatale sonora (ʒ): nel pronunciare grigio, ad esempio, non articolo i suoni come [g] [r] [i] [d] [ʒ] [o] ma come [g] [r] [i] [ʤ] [o] (pensi anche alla diversa posizione ...
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Nell’articolo Dal tenente Sheridan alle avvocate Battaglia abbiamo puntato l’attenzione sui cognomi fuori posto dei personaggi fittizi. Ma perché prendersela con tanti grandi autori? Diciamolo subito: [...] sono innocenti osservazioni, quisquilie che non fanno (o non avrebbero fatto) neppure il solletico ai destinatari. E lo stesso se critichiamo gli autori dei polizieschi televisivi.Comunque, per stimolare ...
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Tra le uscite più frequenti dei nomi di famiglia italiani ci sono anche elementi d’origine germanica, che dovremmo meglio chiamare pseudosuffissi. -ardo, per esempio-ardo non rappresenta un originario suffisso, ma un elemento onomastico germanico, presente in numerosi nomi personali con il valore di *hardhu ‘valoroso, forte, potente’: Belardo, Bernardo, Everardo, Gerardo e Gherardo, Riccardo e Ricciardo, ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore di vicende e intrighi, partecipando in modo attivo a determinare il racconto.Nell’opera di Oscar Wilde The importance of being Earnest, giocata com’è nota sull’ambiguità tra earnest (‘serio, sincero’) ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi reali, dalla parte III della Strada di Swann (Nomi di paesi: il Nome):[...] Bayeaux, così alta nei suoi nobili merletti rossastri, la vetta illuminata dall’oro vecchio dell’ultima sillaba; Vitré, di ...
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Il patrimonio dei cognomi italiani è colmo di nomi di luogo. Si tratta in gran parte di quelli di grandi e medie città, dalle quali si sono mosse più persone per giungere in altri centri dove sono stati [...] , avrebbe potuto fissarsi con o senza preposizione. Se parliamo di preposizioni diverse da di e da (semplici o articolate), una differenza con la forma base esiste: in cognomi come Intraina, Incremona, Increta e Inegitto, Intorre, Inserra, ecc ...
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Analizzando bene le motivazioni che hanno portato alla formazione di cognomi legati al territorio, cioè ai toponimi, alla geografia, al luogo di residenza, bisogna distinguere due grandi categorie.La prima è quella dei cognomi di provenienza, che indicano uno spostamento, una scissione tra il luogo indicato nel nome e l’altro luogo in cui tale nome viene utilizzato per l’individuazione della persona, ...
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La genealogia di Pinocchio posta a cappello del terzo capitolo delle Avventure lascia già intravedere gli interessi onomastici di Collodi, che sono formidabili nei suoi racconti meno famosi.La novelletta Un nome prosaico (da Occhi e nasi) è tutta giocata sul nome insopportabile del protagonista Prosdocimo. Chissà se l’avevano letta Gadda, che così battezza il timido e tergiversante protagonista del ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando se si tratta di un essere od oggetto...
articolare1
articolare1 agg. [dal lat. articularis, der. di articŭlus: v. articolo]. – Delle articolazioni o delle giunture del corpo: sistema a., contusioni a., dolori a.; capo a., l’estremità di un osso lungo che fa parte di un’articolazione....
Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere od oggetto non individuato ( a. indeterminativo...
Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati...