Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] può impartire all’allievo e che assicuri successi forensi (ibidem, II, 10-19). La maggior parte degli attacchi alle artiliberali coincide dunque con il rifiuto di riconoscere che in esse sia insita una disciplina sistematica, rifiuto che tende ad ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] mezzo della moneta comune del discorso scolastico ‒ e, in particolare, degli stili di discussione previsti nel programma delle artiliberali. Questi metodi diedero origine a una cultura non arida e uniforme, ma caratterizzata da un fertile scambio di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] ad Augusta, che allora dipendeva dalla Baviera. Invece d'intraprendere il mestiere delle armi cui era destinato, studiò artiliberali a Padova, dove s'interessò di filosofia della Natura. Nel 1223 entrò nell'ordine dei domenicani, fatto determinante ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] tardo-antica
Quasi negli stessi anni di Agostino, una descrizione di tutt'altro segno (e di matrice pagana) del ruolo delle artiliberali è proposta da un altro autore di origini africane, Marziano Capella, nato a Cartagine e attivo tra il 410 e il ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] ", che in latino si chiama 'ispettiva' (Alcuino, De dialectica). Anche in Alcuino la filosofia includeva almeno sei delle artiliberali, ma tutte le arti sono per lui ciò a cui i filosofi dedicano impegno costante (Grammatica, in: PL, v. CI, col. 854 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] come Maestro dei novizi nel convento di San Marco, gli fu affidato il compito di istruire i futuri confratelli nelle artiliberali, scrisse per loro dei manuali di logica, filosofia naturale e filosofia morale che, a eccezione del primo da lui curato ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] o della città, oppure quello di una casa. L'uno e l'altro di questi due rami della filosofia sono conosciuti attraverso la logica (Land 1875).
Le artiliberali
Presso la scuola neoplatonica l'aritmetica, la geometria e l'astronomia erano chiamate ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] cose naturali sono diverse per la loro essenza e, inoltre, dalla consapevolezza che l'esperienza, sia essa literata (artiliberali) o erratica (arti meccaniche), può assolvere al suo unico compito di essere la base per una nuova rinascita del sapere ...
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BACCILIERI (Bacilieri, de Bazaleriis), Tiberio
Cesare Vasoli
Nato a Bologna, forse nel gennaio del 1461, studiò filosofia nell'università della sua città natale, sotto la guida dell'averroista Alessandro [...] , molto díffuse in quegli anni nell'ambiente pavese).
Bibl.: G. N. Alidosi, I dottori bolognesi di teologia, medicina e artiliberali, Bologna s. d. (ma 1624), p. 175; G. Viviani Marchesi, De viris illustribus Galliae Togatae, Forolivii 1727, I. II ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] esecutivo di larghe intese, la "coalizione Giamaica" composta da Verdi, Liberali e dal CDU-CSU di Merkel, e solo nel gennaio dell' Werkbund (1907); dall’attenzione alle scuole di architettura e di arti applicate (H. van de Velde a Weimar; H. Poelzig ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...