Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] di York; De clade Lindisfarnensis monasterii, sul saccheggio della chiesa di s. Gutberto); carmi ed epigrammi; trattati sulle artiliberali (De gramatica; De rhetorica; De dialectica; Disputatio Pipini cum Albino scholastico; del De musica abbiamo un ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] che è in noi come segno della presenza di Dio. Dal punto di vista didattico A. accoglie la necessaria propedeutica delle "artiliberali", ma la cultura per sé non è indispensabile, poiché le virtù cristiane si realizzano anche al di fuori di esse ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] .
Vita
Di nobile famiglia, sui trent'anni, dopo una crisi religiosa, decise di dedicarsi alla conversione degl'infedeli. Studiò le artiliberali e la teologia, la lingua e la cultura araba: tra i suoi primi scritti l'Art abreujada d'atrobar veritat ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] opere di carattere politico, gli scritti geografici e meteorologici, ecc.; importante un'opera enciclopedica sulle artiliberali, Disciplinarum libri IX (su grammatica, dialettica, retorica, geometria, matematica, ecc.), perché dalla partizione qui ...
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Teologo (Lilla tra il 1115 e il 1128 - Cîteaux 1202), uno dei più importanti del 12° sec.
Vita
Detto Doctor universalis e anche A. magnus per l'ampiezza del suo sapere, insegnò a Parigi e assistette al [...] In Rufinum di Claudiano - mette in scena, come suoi personaggi, Natura, Prudenza, Concordia, Ratio e Theologia, elogia le artiliberali, termina con il trionfo della virtù sui vizi. Componimento allegorico è anche il De planctu naturae (che alterna ...
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Benedettino (presso Orléans 945 circa - La Réole 1004); attese alle artiliberali (studî a Parigi e Reims dove fu allievo di Gerberto, insegnamento a Ramsey, Inghilterra), fu abate (988) di Fleury-sur-Loire [...] del potere regio, dell'episcopato e dei rapporti tra questo e gli ordini monastici. Per la storia delle artiliberali, notevoli il Commentarius in calculum Victorii, il Liber de computo e le Quaestiones grammaticales. Morì in seguito alle ferite ...
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GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] sull'ars dictandi, Alberico da Montecassino. All'insegnamento di quest'ultimo Giovanni dovette la sua formazione nelle artiliberali e le sue eccellenti doti stilistiche.
Nella grande abbazia benedettina, fino al 1088, Giovanni fu impiegato come ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] strumento di tutta la filosofia: "abbiamo maritato trivio e quadrivio per l'incremento della generosa stirpe dei filosofi". Certo, le artiliberali sono strumenti e non vanno studiate per sé, ma per la filosofia; senza di esse però non ci può essere ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] sovrumana, toccante il cielo, direttamente ispirata sia da Sapienza sia dal Cristo. Oppure si fa di Filosofia la regina delle artiliberali che la circondano. Ben inteso la divinità a cui B. e Filosofia rivolgono la loro preghiera non è il demiurgo ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] in chiave cristiana dei motivi classici, come per es. nel caso dei due b. con la Filosofia circondata dalle Artiliberali (Angermund, Coll. von Fürstenberg) o della Sapienza fra i sette doni dello Spirito Santo (Xanten, Dom-Mus., Schatzkammer) ovvero ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...