CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] Cambridge: Cambridge University Press, 1992 (tr. it.: Il liberalismo e i limiti della giustizia, Milano: Feltrinelli, 1994).
i manufatti urbani - allo spettacolo dal vivo, dalle arti visive ai mezzi di comunicazione e alle industrie culturali ...
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Sottosviluppo
Paolo Sylos-Labini
di Paolo Sylos-Labini
Sottosviluppo
sommario: 1. Lo sviluppo economico: storia e teoria. 2. Il processo di colonizzazione. 3. Colonie di sfruttamento e colonie di popolamento. [...] e la capacità di far progredire la conoscenza - non solo delle arti e delle tecnologie per la produzione e per i trasporti, ma del ruolo svolto dagli Stati Uniti: le tradizioni liberali e democratiche americane non sono state completamente cancellate ...
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Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] parte "degli operai esercenti l'arte o una delle arti che ne sono oggetto" e il principio del ristorno. 15% per il credito agricolo).Grande successo ebbe l'iniziativa dei liberali nella promozione dei sindacati e dei consorzi agrari, in concomitanza ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] compera, si può vendere, si può ereditare.
Le corporazioni d'arti e mestieri
Nelle forme corporative del basso Medioevo siamo ormai abituati saldamente sia al tema della decadenza dello Stato liberal-parlamentare, sia ai progetti di decentramento e ...
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Occupazione
Jan A. Kregel
Definizione e significati del concetto
Nel linguaggio comune il termine 'occupazione' designa l'uso o il possesso di qualcosa, oppure l'essere impegnati, coinvolti in qualche [...] mirata a creare un'associazione generale di tutte le arti e i mestieri, senza escludere i piccoli imprenditori, con bolscevica era un ricordo ancora fresco nella mente dei liberali). La teoria di Keynes abbandonava dunque l'impostazione tradizionale ...
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L’ordinamento del credito
Leandro Conte
L’unificazione vide il prevalere politico delle forze liberali moderate, condizione che comportò sia la rinuncia a un momento costituente, sia l’assunzione della [...] quanto minava una delle funzioni cardine dello Stato liberale: l’emissione di moneta.
Con l’inizio banche popolari nella storia d’Italia, Istituto veneto di scienze lettere ed arti, Venezia 1999.
G. Pescosolido, Arretratezza e sviluppo, in Storia d’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Verri
Peter Groenewegen
Pietro Verri è la figura di maggior spicco della Scuola milanese, soprattutto in quanto primo promotore della Scuola stessa e di iniziative connesse, tra le quali spiccano [...] appalti a privati per la riscossione sia con altre politiche economiche liberali, lo portò sempre più in rotta con Carli. L’inimicizia nel periodo 1600-1762 e una tabella dettagliata delle arti e dei mestieri praticati a Milano con alcune delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] ’Accademia Pontaniana, «Il Progresso delle scienze, lettere ed arti», 1838, 21, pp. 145-51.
Saggio sulla 33-48.
F. Di Battista, Dalla tradizione genovesiana agli economisti liberali, Bari 1990.
M. Santillo, Tra rottura e continuità. L’opera ...
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PARETO, Vilfredo
Fiorenzo Mornati
(all’anagrafe Wilfrid Fritz). – Nacque a Parigi il 15 luglio 1848 dal marchese Raffaele (1812-1882) e da Marie Métenier (1813-1889), terzogenito, dopo le sorelle Aurelia [...] frequentato dal 1827 l’Accademia Ligustica (l’Istituto di belle arti della città ligure), continuò gli studi a Torino nel Mussolini verso il quale, come larga parte degli intellettuali liberali dell’epoca, ebbe comunque una benevola attenzione.
Morì ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] lavoro, e in politica da un liberalismo ispirato all'insegnamento cavouriano. Si legava intanto commem. di C. Ottolenghi), G. Albonico, Comm. del socio S. C. de M., in Arti e mem. della R. Accad. Virgiliana di Mantova, XXXIV (1901-1902), pp. 29-74; G ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...