Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato artiliberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] dal fratello Damiano (e da ciò forse Petrus Damiani), poiché era rimasto orfano in giovanissima età, P. D. compì studi in artiliberali a Ravenna, a Parma e a Faenza; nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana, in cui l'influenza del ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] . Bernardo è testimone di una spiritualità basata sul ritiro dal mondo e perfino su un certo disprezzo di esso: artiliberali e lavoro della ragione sono accomunati nel medesimo rifiuto delle cose umane, a meno che non siano immediatamente ordinati ...
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Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] di un manuale sulle artiliberali (Eptateuchon: raccolta di "autori"), di commenti al De Trinitate di Boezio e al Ermanno Dalmata, è suo scolaro) e insieme maestro delle arti del trivio, T. rappresenta, contro le correnti utilitaristiche ...
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Teologo (m. Parigi 1141). È il maggiore rappresentante della scuola vittorina. Allievo di Guglielmo di Champeaux a S. Vittore, dove entrò verso il 1115-18, vi divenne maestro (1125) e priore. Tra le sue [...] maggiori opere: il Didascalicon (o Eruditionis didascalicae libri VII), sorta di introduzione allo studio delle artiliberali, della teologia e della sacra scrittura; il De sacramentis, opera in cui la dogmatica cattolica viene sviluppata con intenti ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e artiliberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] onde A. fu costretto ad abiurare i proprî errori. Ma la tradizione del suo insegnamento (del quale non abbiamo dirette testimonianze) sopravvisse alla sua morte; e nel 1210 i seguaci, detti amalriciani ...
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Benedettino (n. 1061 circa - m. St.-Bertin 1125), amico di s. Anselmo, insegnò a St.-Bertin le artiliberali e scrisse di teologia e di questioni scientifiche; ma delle sue opere (commenti biblici, Disputationes [...] , Quaestiones di scienze naturali) non restano che frammenti e testimonianze di un discepolo. Alcuni storici, identificando L. di St.-Bertin con Lamberto di St.-Omer, gli attribuiscono il Liber floridus, enciclopedia di scienze teologiche e liberali. ...
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Monaca cisterciense (n. presso Halberstadt 1232 - m. Helfta 1292), badessa di Rodardesdorf. Trasferì (1258) l'abbazia a Helfta (Helpede); abile organizzatrice, di grande sensibilità religiosa e culturale, [...] fornì d'una ricca biblioteca) per il clima mistico, il decoro liturgico, gli studî scritturali, patristici, letterarî, le artiliberali. Sotto la sua guida vissero la sorella Matilde di Hackeborn, Matilde di Magdeburgo e Gertrude la Grande, con cui ...
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Monaco benedettino (n. 1010 circa - m. S. Emmerano, Ratisbona, 1070 circa) e scolastico a S. Emmerano, autore di un Dialogus de tribus quaestionibus e del Liber de tentationibus suis, varia fortuna et [...] scriptis, in cui si mostra deciso antidialettico, vedendo nella dialettica e in genere nelle artiliberali un pericolo per la fede cristiana. Scrisse anche vite di santi, Proverbia, un poema dottrinale, ecc. ...
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PIEPER, Joseph
Vittorio Mathieu
Filosofo della morale e saggista tedesco, nato a Elte (Westfalia) il 4 maggio 1904. Studiò a Münster, dove si laureò nel 1928 con una tesi sul "fondamento ontico dell'etica [...] , a cui si ricollega Glück und Kontemplation, 1957). Anche qui, nel riconnettersi a una distinzione tradizionale tra artiliberali e arti illiberali o ''servili'', P. l'adatta alla sensibilità dell'uomo contemporaneo.
Il suo successo di scrittore era ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] e in seguito, nella seconda metà degli anni Settanta, fu mandato a Parigi. Dopo aver frequentato i corsi di artiliberali, si dedicò alla teologia e tra i suoi professori lo stesso Lotario dava particolare risalto a Pietro di Corbeil. Probabilmente ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...