Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] e della Net Art (esistono rari casi di opere di confine tra il videogioco e l'arte digitale, che sfruttano il potenziale mercato del primo coniugandolo con l'attenzione visiva della seconda, come Eve di Peter Gabriel, un CD-ROM uscito nel 1997).La ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] sempre di aver fatto il regista obtorto collo considerando il cinema un'arte minore, anzi minima, perché ha bisogno di tutte le altre. per avviare il progetto alla sua naturale destinazione visiva. Qualsiasi film, da quando esiste il cinema, ...
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Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] ) di Ahmed Galal, con la star Mary Queeny (nome d'arte di Marie Boutros Younes), primo film muto sonorizzato in studio. Con con uno sguardo che coniuga le forme dell'allucinazione visiva con quelle del realismo, il disperato cammino nel deserto ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] (1939) la frammentazione del punto di vista, l'andamento visivo e il montaggio nervoso della sua scrittura preludono al cinema. di numerosi altri film, tra cui alcuni documentari d'arte di Luciano Emmer. Tornato alla sceneggiatura con Corona negra ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] uno dei suoi libri più famosi, Art and visual perception (trad. it. 1962), dedicato al problema della percezione visiva dell'arte. Ritornato dal Giappone, dopo avervi trascorso un anno (nel 1959) come visiting professor, A. sviluppò le sue teorie ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] in Becky Sharp (1935, vincitore della coppa della III Esposizione d'arte per il miglior film a colori a Venezia) a imprimere una il dato drammatico e dall'altro a costituire uno sviluppo visivo autonomo rispetto alle psicologie in gioco. Così il set ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] grafici si susseguivano nello spazio formando una specie di partitura visiva, furono in questo senso di grande interesse teorico e le bourgeois, di porsi come negatore assoluto di ogni forma d'arte. E così il cinema dadaista ‒ già di per sé esiguo ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] donna e di un duello protrattosi nel tempo, in un tessuto visivo e luministico, in una figuratività che inerisce al ritmo e al nell'imbastire, tra la favola agreste e la commedia dell'arte, tutta calata negli umori dell'entroterra vesuviano dove fu ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] la scuola di recitazione Sharoff e, nel 1957, l'Accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico, che abbandonò l'anno dopo a causa luogo scenico. B. elabora un unico strumento di scrittura visiva composto dalla vocalità del teatro e della radio e dalla ...
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Visconti, Luchino
Marco Pistoia
Intrecciare il cinema con le altre arti
Luchino Visconti è stato uno dei più grandi registi italiani del Novecento e un maestro riconosciuto del cinema internazionale. [...] a entrare in contatto con i settori più avanzati dell’arte e della cultura e a svolgere un’attività di assistente alla dalla novella di Thomas Mann per realizzare una vera ‘sinfonia visiva’ accompagnata dalle note di Gustav Mahler. Mentre con La ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...