FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] italiana, giovani volenterosi, conquistati dalla settima arte, sceglievano di raggiungere Cinecittà dove si realizzava marito è al centro del film che vive per la forza visiva di bellissime immagini a colori, composte con gusto pittorico. Una ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] proprio, Marinetti coglieva però una realtà oggettiva. Il cinema non era teatro: era 'un'arte a sé', e la sua peculiarità consisteva nell'essere 'visivo', 'dinamico', 'sintetico'. Tutti attributi che competono anche al cinema più fiacco, nel quale si ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] di sostenere il confronto, sul piano dell'immaginazione visiva come su quello del richiamo divistico, con gli internazionale; la formula fu ripetuta nei successivi Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) e That Hamilton woman, noto anche ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] tutto ciò di cui si avverte in senso uditivo o visivo la presenza, ma che non rientra direttamente nell'i., e i pionieri, Torino 1965, e 2° vol., Il cinema diventa un'arte, 1909-1920, Torino 1967).
B. Balázs, Der Film. Weden und Wesen einer ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] ipotizzano nuove soluzioni a partire dall'inedita esperienza visiva e percettiva che il cinema sembra aver reso che non sono per gli uomini, ma per gli dei, e infatti l'arte religiosa concepisce le sue opere in funzione di uno sguardo ex alto, come ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] mentre nella scansione di una duplice temporalità, quella visiva e quella sonora, ha reso plausibile ‒ non iskusstva", 1928, 32; trad. it. L'asincronismo in V.I. Pudovkin, La settima arte, a cura di U. Barbaro, 1961, pp. 131-35), che in un'ottica ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] che non convinse la critica e che confermava tuttavia l’osmosi visiva tra i corpi e i paesaggi, tra la ricerca di un (1962-2010), Milano 2010; Id., Cinema la prima volta. Conversazioni sull’arte e la vita, a cura di T. Lo Porto, Roma 2016. ...
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Canada
Bruno Roberti
Cinematografia
di Bruno Roberti
Il carattere composito della cinematografia canadese, soprattutto nelle sue due componenti linguistico-culturali francofona e anglofona, ha rispecchiato, [...] il cinema d'animazione canadese, dandogli statuto di opera d'arte, oltre che contribuendo (per es. nell'ideazione e nella ha trasposto sullo schermo una notevole capacità di invenzione visiva e una riflessione di matrice teatrale sull'ambiguità tra ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] le risorse di uno sguardo decentrato (ossia di un'enunciazione visiva che si sposta di volta in volta dall'uno all' di un eros trascinante. D'altronde, l'idea che l'arte potesse svincolarsi dai ceppi della 'fruizione estetica' e reimmettersi nella ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] risulta decisamente implicata nel processo di ideazione del visivo cinematografico e dall'altro costituisce una traccia del (soprattutto del montaggio) e procedimenti tipici dell'arte e della letteratura del primo Novecento, dal Cubismo ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...