Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] in Becky Sharp (1935, vincitore della coppa della III Esposizione d'arte per il miglior film a colori a Venezia) a imprimere una il dato drammatico e dall'altro a costituire uno sviluppo visivo autonomo rispetto alle psicologie in gioco. Così il set ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] donna e di un duello protrattosi nel tempo, in un tessuto visivo e luministico, in una figuratività che inerisce al ritmo e al nell'imbastire, tra la favola agreste e la commedia dell'arte, tutta calata negli umori dell'entroterra vesuviano dove fu ...
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CARENA, Felice
Elda Fezzi
Nacque a Cumiana (Torino) il 13ag. 1879. Figlio di Giuseppe e di Pulcheria Bruno, rispettivamente impiegato e insegnante, seguì gli studi all'Accademia Albertina di Torino, [...] anche dalle opere di Courbet, dopo la sua unica visita a Parigi durante gli anni di accademia. Nel 1906 Corriere della Sera, 17 maggio 1934; C. L. Ragghianti, F. C., in Critica d'arte, I(1936), pp. 148-151; R. Franchi, F. C., in Emporium, LXXXIII ( ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] la scuola di recitazione Sharoff e, nel 1957, l'Accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico, che abbandonò l'anno dopo a causa luogo scenico. B. elabora un unico strumento di scrittura visiva composto dalla vocalità del teatro e della radio e dalla ...
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Visconti, Luchino
Marco Pistoia
Intrecciare il cinema con le altre arti
Luchino Visconti è stato uno dei più grandi registi italiani del Novecento e un maestro riconosciuto del cinema internazionale. [...] a entrare in contatto con i settori più avanzati dell’arte e della cultura e a svolgere un’attività di assistente alla dalla novella di Thomas Mann per realizzare una vera ‘sinfonia visiva’ accompagnata dalle note di Gustav Mahler. Mentre con La ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] come forma espressiva fondamentale della nuova epoca dell'opera arte, quella della sua riproducibilità tecnica.
Conseguì la laurea prima inaccessibili; e questo potenziamento della capacità visiva e sensoriale non solo trasforma la percezione, ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] grande abilità scenografica a far sì che il cinema diventasse arte visuale più che semplice narrazione per immagini.
Figlio di un dove gli squilibri narrativi vengono compensati dalla maestria visiva e dalla maiuscola interpretazione di Conrad Veidt, ...
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Clouzot, Henri-Georges
Catherine McGilvray
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Niort (Deux-Sèvres) il 20 novembre 1907 e morto a Parigi il 12 gennaio 1977. Pur non avendo diretto [...] lasciò andare a effetti volutamente decadentistici ma di grande intensità visiva e drammaturgica; mentre realizzò con Miquette et sa mère ( giuria al Festival di Cannes, un importante documentario d'arte in cui vengono messi in rapporto il cinema e la ...
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Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò [...] febbr. 1976.
Della L. si ricordano i seguenti articoli: Crisi nell'arte e poetica nostrana, in Letteratura, 1966, nn. 82-83, pp. (con bibl.); M. Faggi, Ketty L. dalla poesia visiva ai cartelli segnaletici: il proprio ego e la parola come significante ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] e a Bologna al corso di laurea in Discipline dell'arte, della musica e dello spettacolo (DAMS), M. iniziò la cinema di Wim Wenders ‒ e aveva trovato poi nella complessità visiva e nella scenografia di Ritorno ad Alphaville (1986, ispirato al ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...