Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] le rappresentazioni grafiche dei gesti da compiere assumono un'evidenza visiva tale da imporsi anche quali immagini autonome, e puri è in parte conservata presso il Centro internazionale di arte contemporanea Tornabuoni di Firenze.
Tra i suoi scritti ...
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. Forma dell'arte d'avanguardia contemporanea, nata negli anni Sessanta, il cui fine è di giungere a una realizzazione intellettuale e teoretica, rifiutando l'oggetto e valorizzando il processo, lo schema [...] di opere possibili, formule matematiche, strutture prospettiche e progetti complicatissimi. Quest'arte rappresenta un momento di crisi della creazione visiva, una protesta contro l'inflazione dell'oggetto artistico (multipli, grafica, disegno ...
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GRIGNANI, Franco
Architetto, designer, pittore, nato nel 1908 a Pieve Porto Morone (Pavia). Laureatosi in architettura, dopo aver esercitato per qualche anno nel campo dell'architettura d'esposizione, [...] che si svolgono nel campo della comunicazione visiva, utilizzando in modo intuitivo e concreto Uniti (Stedelijk Museum di Amsterdam, Victoria and Albert Museum di Londra, Museo d'arte moderna di Varsavia, Museum of Modern Art di New York). Vedi tav. f ...
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RESTAURO
Bruno Zanardi e Sebastiano Sciuti
di Bruno Zanardi eSebastiano Sciuti
Restauro
di Bruno Zanardi
sommario: 1. Il concetto di restauro nel Novecento e la figura di Cesare Brandi. 2. Il corpo [...] di non essere intervenuti a caso su un'opera d'arte solo quando sarà stata individuata una "metodologia di indagine che interessano i raggi X, ossia nell'ultravioletto (UV), nel visibile (VIS) e nell'infrarosso (IR). Il modo più semplice ed economico ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] médiévales, a cura di J. Hamesse, Louvain-la-Neuve, 1994, pp. 137-182; M. Kemps, La scienza dell'arte. Prospettiva e percezione visiva da Brunelleschi a Seurat, Firenze 1994; G. Simon, La notion de rayon visuel et les conséquences sur l'optique ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] di fronte, busto di fronte, gambe di profilo.
Tuttavia, l'arte che più di ogni altra, in questa regione, ha fatto della che ne costituiscono il contrappunto formale. È un processo visivo che si può apprezzare anche in opere che non appartengano ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] era assicurato peraltro anche dal principio della visita annuale a ciascuna figlia da parte dell' Frankreich 1130-1270, München 1985, pp. 387-384; A.M. Romanini, L'arte come ricerca e la ricerca del Medioevo, in Studi in onore di Giulio Carlo Argan ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] 'humour noir. Tramite sottili operazioni di sinonimia visiva e verbale si riesce a fantasticare sulla macchina tempo incominciano a superare il materialismo, si fa strada anche in arte la nostalgia per una forma univoca, per uno stile da ricreare. ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] sulle tombe monumentali vanno intesi come testimonianza visiva del fatto che il convento adempiva agli in Roma anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] in lui l'attrazione verso una sintesi visiva capace di cogliere di ogni cosa il senso ; L. Viani, G. F. uomo, in La Fiera letteraria, 27 dic. 1925; G. Saviotti, L'arte e la critica, Palermo 1925, pp. 79-89; Id., G. F., in Leonardo, gennaio 1926, pp. ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...