Secondo una valutazione del 1974, la popolazione del B. è di 9.756.590 ab. su una superficie di 30.514 km2, con una densità media di 320 ab. per km2; rispetto al 1959, cioè in quindici anni, si è avuto [...] di fine secolo e quella di tutte le facoltà dell'uomo nell'arte non seppe sbarrare il passo, al proprio interno e fuori, né della poesia audiovisiva, della poesia ideografica e della poesia visiva, montaggio di fotografie, di lettere e di elementi ...
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Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] nei riguardi di ogni intervento moderno che abbia rilevanza visiva, si debba escludere dal restauro qualunque interesse per l documentari, faceva dire a G.C. Argan che, nel campo dell'arte, 'tutto significa', 'tutto è artistico', anche le materie, le ...
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SCHIFANO, Mario
Rosalba Zuccaro
Pittore italiano, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934. Nel dopoguerra si trasferì a Roma con la famiglia; presto abbandonò la scuola per lavorare come garzone e, [...] suo stile nella convinzione che la rivoluzione non si fa con l'arte. Pur tra alterne vicende ampi sono i consensi e i riconoscimenti del continuum televisivo, l'ossessione di appropriazione visiva in una dinamica incessante di ribaltamenti e modifiche ...
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PAOLINI, Giulio
Artista, nato a Genova il 5 novembre 1940. Stabilitosi a Torino dal 1952, studiò presso l'Istituto di arti grafiche e fotografiche. Dopo l'esordio al 12° premio Lissone (1961) e dopo [...] drammaturgia visiva''.
Nei primi anni Sessanta inizia il suo lucido dialogo dell'arte con l'arte volto 1985; Giulio Paolini, a cura di A. Monferini, Galleria nazionale d'arte moderna, Milano-Roma 1988; Giulio Paolini. Hotel de l'Univers, con testi ...
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(pseud. di Giptein, Yaacov)
Artista israeliano, nato a Rishon-le-Zion l'11 maggio 1928. Frequenta l'Accademia Bezalel di Gerusalemme e la Scuola di arti e mestieri di Zurigo (dal 1949 al 1951), ove studia [...] , tra i primi, ai fenomeni della percezione visiva e alle ricerche sui modi di produrre il dans les arts plastiques depuis 1860, Parigi 1967 (trad. it., L'arte cinetica. L'immagine del movimento nelle arti plastiche dopo il 1860, Torino 1970 ...
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Artista, nato a Udine il 5 settembre 1939. Osservatore lucido fin dall'infanzia delle proprie attitudini, incline al mondo del fare con forme e colori in una dimensione ordinata ed essenziale, verso il [...] In un progetto orientato ad ampliare l'intelligenza visiva dell'uomo e a rendere l'osservatore protagonista attivo al Museum of Modern Art di New York, alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, al Kunstmuseum di Basilea, ecc. Ai testi tecnico- ...
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Pittore, nato a Castelmassa (Rovigo) il 4 agosto 1930. Compiuti gli studi a Novara e a Milano, nel 1952 si trasferisce a Bruxelles ove frequenta l'Académie Royale des Beaux Arts; nel 1956 consegue il diploma [...] indistinto cromatismo informale, "la possibilità di una forma d'arte ridotta alla semanticità del suo linguaggio" in un continuum e all'oggettualità, C., all'interno della ricerca visiva, con la singolare peculiarità della sua immagine animata da ...
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Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. [...] alla Pinacoteca Comunale di Ravenna e al Padiglione d'arte contemporanea di Milano (1983), all'Art Gallery of Ontario sensibilità e intelletto, l'operazione combinatoria annulla l'inerzia visiva e psichica. L'assunzione, alla metà degli anni ...
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Mendini, Alessandro
Livio Sacchi
Architetto, designer, artista e teorico dell'architettura, nato a Milano il 16 agosto 1931. Direttore delle riviste Casabella (1970-76), Modo (1977-81) e Domus (1980-85); [...] York, del Groninger Museum, del Museo nazionale d'arte moderna di Tokyo.
Con lo Studio Alchimia ha realizzato cura di S. Casciani, G. Di Pietrantonio, B. Felis et al., Milano 1989.
Atelier Mendini. Una utopia visiva, a cura di R. Poletti, Milano 1994. ...
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Pittore, nato ad Abbiategrasso (Milano) il 28 ottobre 1903 e morto a Vacciago (Novara) il 27 giugno 1978. Intraprese studi di ingegneria al Politecnico di Milano che abbandonò nel 1924 per dedicarsi alla [...] di una poesia monocromatica gialla, rossa o bianca: l'emozione visiva si tramuta in un sentimento di lucidità intellettuale teso, secondo , 25 acquerelli datati dal 1958 al 1975, Galleria d'Arte Spriano, Milano 1975; C. Belloli, Idrogrammi come luce ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...