Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] analogistico si tradusse nell’iconismo della poesia visiva (‘auto-illustrazione’) e nella rivoluzione tipografica, il merito di far giustizia di una letteratura e di un’arte ridotta a convenzione e accademia; non già nell’ambito creativo, ...
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Pittore e scrittore italiano (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936). Artista dalla pittura influenzata dall'espressionismo tedesco, come scrittore di racconti, prose di viaggio e ricordi V. si colloca tra [...] da sé, girovagando e disegnando. Rivelatosi alla mostra dell'arte toscana (Firenze 1905), l'anno dopo si recò a Parigi per il particolare e per la parola in sé, la sua sensualità visiva lo portano a isolare nel racconto le figure dalle vicende, e ...
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Scultrice e poetessa visiva italiana (n. Roma 1934). Trascorsa l'infanzia a Zurigo, è tornata in Italia nel dopoguerra e ha frequentato a Roma l'Istituto d'arte e la Scuola libera del nudo. Dopo una prima [...] Materializzazione del linguaggio (Biennale di Venezia, 1978); Arte come scrittura (Quadriennale di Roma, 1986); Fotoidea ). Sue opere sono conservate nell'Archivio internazionale di poesia visiva, nuova scrittura e libro oggetto di Senigallia e nel ...
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Pignotti, Lamberto. – Poeta e artista italiano (n. Firenze 1926). Professore all’università di Firenze e poi dal 1971 al DAMS dell’Università di Bologna, fu tra i fondatori del Gruppo 70 e, poco dopo, [...] del Gruppo 63. È tra gli ideatori e teorici della cosiddetta poesia visiva che partendo dalla base surrealista, neo Dada e Pop, si avvale assuefazione del messaggio originario. Sostenitore dell'arte plurisensoriale, è stato protagonista di numerose ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] la particolare prospettiva alla propria teoria estetica, identificando nel minimo dato visivo (appunto 'la macchia') una 'figura' dell'intuizione lirica, fondamento dell'arte. Questo procedimento è caratteristico del pensiero crociano. In esso il ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] che non hanno più alcun rapporto con la piramide visiva della tradizione rinascimentale. Ma l'operazione nei due casi suo direttore K. Scheffier, si rifiuta l'idea di una fine dell'arte uccisa dalla tecnica, dalla massa e dal concetto dell'utile e ci ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] culturali dell’Università di Siena, nell’ambito del progetto di ricerca FIRB 2012 Diffondere la cultura visiva: l’arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni (http://www.capti.it/).
A. Stella, Cronistoria della Esposizione internazionale ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] con poesie che confluirono nei Rapporti), su La Parrucca (nel 1957) e su fogli d’arte cui collaborò tra il 1958 e il ’59, interessato com’era alla poesia visiva in forma di collage che segnò per Porta l’avvio degli anni Sessanta (su Mac: documenti ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] visibile si è passati allo spirito leggibile: la cultura visiva si è trasformata in concettuale" (frase ripresa in Der , introduzione a B. Balázs, Il film. Evoluzione ed essenza di un'arte nuova, Torino 19872, pp. XV-LI.
G. Grignaffini, Sapere e ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] L. Caruso, Cangiuffiana, LivornoNapoli 1984; P. Masnata, Poesia visiva. Storia e teoria, a cura di M. Verdone, Roma , ad Indicem; U. Piscopo, Napoli, quasi un manifesto, in Arte e civiltà delle macchine. Il futurismo, num. monografico della rivista Il ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...