LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Giovane
Gianluigi Lerza
Nacque a Roma il 18 marzo 1602, nella casa di via Alessandrina ai Pantani. Fu figlio di Onorio Martino e nipote di Martino, detto il Vecchio, [...] 1625), dove espresse la sua concezione culturale relativa all'arte del costruire, fondata sull'insegnamento di Vitruvio e di L che creavano un forte effetto chiaroscurale e di profondità visiva.
La prima opera concepita in autonomia fu il rifacimento ...
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MANAIGO, Silvestro
Sara Parca
La data di nascita del M. è collocabile in un anno compreso tra il 1666 e il 1670, in quanto nel Rollo degli anni 1724-28 della fraglia dei pittori veneziani nella quale [...] Polesine. Dei tre interventi del M. resta testimonianza visiva soltanto in un disegno con S. Filippo Benizi , 69, 74, 304 s.; A. Mariuz, Contributo per S. M., in Per l'arte: da Venezia all'Europa. Studi in onore di Giuseppe Maria Pilo, a cura di M. ...
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DE VEGNI, Leonardo Massimiliano
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Francesco, dottore in legge, e di Caterina Apolloni, nacque a Chianciano (prov. di Siena) il 12 ott. 1731. Fin da ragazzo dimostrò una [...] tante altre di stampo neoclassico, una forte coerenza di funzionalità visiva e auditiva.
Con il trasferimento a Roma coincise anche l illuministe per la rifondazione di una nuova arte architettonica che, sfrondata dalle esagerazioni ornamentali ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] aver recitato in molti film del marito con il nome d'arte di Bice Walerian, si era ritirata dalle scene poco prima 1935) di Ford e presenta non pochi momenti di elevata qualità visiva e spettacolare accanto ad altri di vivo coinvolgimento.
A Giù la ...
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PIRROTTA, Antonino
Anthony M. Cummings
PIRROTTA, Antonino (Nino). – Nacque a Palermo il 13 giugno 1908, primogenito di Vincenzo, proprietario di una fabbrica di litografia su banda stagnata, e di Adele [...] attenzione, non scontata a quell’epoca, per la componente visiva e spettacolare del teatro rinascimentale con musica e del melodramma l’incidenza del modello produttivo della commedia dell’arte nel processo di disseminazione sul territorio nazionale. ...
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BONICHI, Gino (più noto con lo pseudonimo di Scipione, usato per la prima volta nel 1927 in occasione di una esposizione all'Opera cardinal Ferrari a Milano)
Giuseppe Marchiori
Nacque a Macerata il 25 [...] del Bernini e del Borromini; ma la sua cultura visiva si era fatta, per lo più, sulle riproduzioni e . della mostra a Biella), Torino 1963 (con bibl. aggiornata); G. V., in Arte moderna in Italia, 1915-1935(catal.), Firenze 1967, pp. LIX s., 410-412; ...
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FIDANZA, Francesco
Daria Borghese
Figlio primogenito di Filippo, fratello di Gregorio e Giuseppe, non se ne conoscono con esattezza la data (1747 o 1749) e il luogo di nascita; per alcuni (Thieme-Becker) [...] intenzione del viceré era di avere per il Regno Italico una documentazione visiva analoga a quella che C. J. Vernet, con la serie Arts, XI (1875), p. 372; L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Milano 1882, p. 286; V. Bignami, La pittura lombarda ...
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GUACCERO, Domenico
Gianluigi Mattietti
Nacque a Palo del Colle, presso Bari, l'11 apr. 1927 da Paolo e Anna Tricarico. A Bari compì i primi studi musicali e umanistici, diplomandosi in pianoforte nel [...] individuando un sistema di notazione basato sulla corrispondenza visiva tra suono e segno. Nei suoi scritti il dedicato al G., a cura di S. Gianni); S. Gianni, D. G. La vita come arte, in Musica/realtà, XX (1999), 60, pp. 57-78; G. Salis, La musica da ...
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FULCHIGNONI, Enrico
Guglielmo Moneti
Nacque a Messina il 18 sett. 1913 da Mario.
Iscrittosi alla facoltà di medicina della sua città fu allievo interno dell'istituto di fisiologia umana diretto da G. [...] di cultura, sia in quello dell'antropologia visiva, con la collaborazione ai corsi della Cinémathèque i seguenti scritti: L'Arlecchino errante. Da canovacci di commedia dell'arte del XVII secolo, Milano 1941; Esistenzialismo e puritanesimo in O'Neill ...
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DJULGHEROFF, Nicolai
Matilde Tobia
Nacque a Kjustendil in Bulgaria il 20dic. 1901, da Slavi, tipografo, e da Tena Ceclareff. Fin dagli anni del liceo manifestò uno spiccato interesse per le arti figurative: [...] alla scuola di arti applicate. A Vienna partecipò all'Esposizione d'arte moderna del 1920 e a quella del Kunstfreunde del 1921 (ibid., , si organizzano al di fuori di ogni logica visiva ..." (Ricostruzione futurista..., 1980, p. 495).
Coerentemente ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...