GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] del G. (Gaye, 1911, p. 117). Il 17 dicembre i consoli dell'arte stabilirono la spettanza del G. a 650 fiorini, e il conto finale per l' maggiore fusione dei singoli episodi a vantaggio dell'unità visiva dell'intera scena e il ricorso a un maggiore ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] .), programma costituito da i. figurate che traducono in dato visivo i significati, immediati o traslati, della pagina scritta o sempre senza che fosse trascorso invano il fenomeno dell'arte carolingia e ottoniana, che, con la lezione di rigore ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] L'iconografia però raramente intrattenne con il singolo testo un rapporto così univoco da operarne l'immediata traduzione visiva; ciò perché l'arte cristiana non era interessata tanto agli a. in sé, quanto alla possibilità di colmare per mezzo loro ...
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Pubblicita e grafica
Cesare De Seta
di Cesare De Seta
Pubblicità e grafica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le origini della pubblicità e la sua fortuna nell'Ottocento. 3. L'uso del tempo libero. 4. Guerre, [...] nella Basilica di Assisi, con le storie di San Francesco: testi visivi destinati a un pubblico analfabeta per illustrare le gesta di un delle immagini. Nè ci dilungheremo sul rapporto tra arte e pubblicità, trattandosi di un terreno sul quale ...
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Movimento
Rosadele Cicchetti
Mariapaola Lanti
Marco Bussagli
Per movimento s'intende l'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra, da un luogo a un [...] a punto tecniche diverse, in funzione della cultura visiva e della maturità di percezione raggiunte, che comprendevano di scendere le scale. La problematica inaugurata da Duchamp trova nell'arte di U. Boccioni il suo punto di arrivo. Infatti, tanto ...
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Restauro e conservazione. Le tecniche diagnostiche
Rossella Colombi
Giuseppe Guida
Claudio Caneva
Pietro Moioli
Domenica Paoletti - Giuseppe Schirripa Spagnolo
Mario Micheli
Le indagini conoscitive
di [...] dell'occhio umano e consenta di guardare l'opera d'arte nei più piccoli particolari, anche all'interno della sua struttura secolo l'indagine della composizione e l'esame visivo della struttura dei manufatti artistici si fondono idealmente nella ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] per Carlo di Lorena nella Augustinerkirche, la cui memoria visiva è affidata alle tavole di Architetture e prospettive (II M.A. Beaumont, Stage sets by the B.s in the Museu nacional de arte antiga, Lisbon, in Apollo, XCVII (1973), 134, pp. 408-415; L ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] egli ne trasforma la trama e la consistenza visiva, con quell'uso spregiudicato della pennellata che smangia Magazine, LV (1929), pp. 293-299; E. Arslan, Per la definizione dell'arte di Francesco, G. A. e Nicolò Guardi, in Emporium, C (1944), pp. ...
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BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] dello spettatore. Senza indugiare sull'illusione visiva dei particolari, il B. diffonde M. Campbell, Contributo alla cronologia di Pietro da Cortona a Palazzo Pitti, in Riv. d'arte, XXXVI(1961-62), pp. 109 s.; G. Wildenstein, Note sur l'Abbé Nicaise ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] bidimensionalità e alla frontalità come criterio di figurazione visiva. La compenetrazione di figurae astratte e geometrizzate così come si può parlare di pluralità per quanto riguarda l'arte fin dall'età delle migrazioni dei popoli, per la quale ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...