Melville, Jean-Pierre
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Jean-Pierre Grumbach, regista cinematografico e produttore francese, nato a Parigi il 20 ottobre 1917 e morto ivi il 2 agosto 1973. È considerato [...] d'onore. Anche in tal caso, la fotografia di Decaë è determinante nel privilegiare la luce crepuscolare, una cifra visiva che avrebbe caratterizzato tutta la produzione seguente di Melville. Il film, realizzato in totale autonomia produttiva e senza ...
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De Toth, André
Lorenzo Esposito
Nome d'arte di Sárvári Farkas-falvi Tóthfalusi Tóth Endre Antal Mihály, regista cinematografico e sceneggiatore ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Makó il [...] House of wax (La maschera di cera) e il già citato western The stranger wore a gun, con i quali ottenne risultati visivi in seguito mai più raggiunti con questa tecnica, puntando nel primo sul moltiplicarsi delle ombre e su un forte erotismo, e nel ...
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GUERRA, Giuseppe
Francesco Leone
Non sono note la data e la città di nascita del G., annoverato da De Dominici tra i discepoli di Francesco Solimena.
Dopo l'alunnato giovanile, probabilmente nei primi [...] ; M. Ferretti, Falsi e tradizione artistica, in Storia dell'arte italiana, X, Conservazione, falso e restauro, Torino 1981, pp Pinelli, Il secolo della ragione e della rivoluzione. La cultura visiva nel Settecento europeo, Torino 2000, p. 59; U. ...
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Ice
Sergio Arecco
(USA 1969, 1970, bianco e nero, 132m); regia: Robert Kramer; produzione: David C. Stone per Monument Film/American Film Institute; sceneggiatura: Robert Kramer; fotografia: Robert [...] cinema assoluto, nella quale confluiscono e si confondono le ragioni dell'arte e quelle del cuore, gli imperativi della tecnica ‒ in nei tempi e nel montaggio ‒ dell'estrema frammentazione visiva intende tradurre, nel disegno dell'autore, il senso ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] . Dopo i primi saggi dedicati alla storia e alla critica d'arte, in La crisi semantica delle arti (1964) ha iniziato a confrontarsi un linguaggio cinematografico puro, di natura essenzialmente visiva, e finiscono così per negare legittimità estetica ...
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Medvedkin, Aleksandr Ivanovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a Penza l'8 marzo 1900 e morto a Mosca il 21 febbraio 1989. Figura di cineasta originale e non allineato ai dogmi [...] satira sia come arma politica sia come strumento di invenzione visiva. Nel 1934 Sergej M. Ejzenštejn scrisse una recensione entusiastica 'interno del quale tradizioni espressive diverse (arte popolare, animazione, letteratura satirica, tecniche ...
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musealizzazione virtuale
musealizzazióne virtuale locuz. sost. f. – Progettazione, studio e realizzazione dell’allestimento e dell’esposizione di un bene o di una collezione digitale in un museo virtuale, [...] museologia non s’identificano più solo con l’atto di trasferire e conservare opere d’arte o reperti all’interno di un museo e la m. v. tende a nel caso del Museo virtuale dell’Iraq, con la visita al Museo di Baghdad; l’elaborazione di strumenti di ...
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DE RINALDIS, Rinaldo (Aldo)
Gabriella Bernardini
Figlio di Bartolomeo - scrittore e polemista politico - e di Violante Baldizzani, nacque a Napoli il 18 febbr. 1881. Dopo un iniziale indirizzo di studi [...] , Verona 1929; Gioacchino Toma, Milano 1934; Simone Martini, Roma 1938; L'arte in Roma dal '600 al '900 edito dall'Istituto di studi romani, Bologna 1948, e infine il testo Memoria visiva, Napoli 1950, con prefazione di B. Berenson (pp. 7-10). Curò ...
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FURTWÄNGLER, Adolf
H. Sichtermann
Archeologo, nato a Friburgo in Brisgovia il 30 giugno 1853, morto in Atene l'11 ottobre 1907.
Tra il 1870 e il 1872 studiò a Friburgo, dal 1872 al '73 a Lipsia, quindi [...] Atene e si dedicò subito con intensità allo studio dell'arte greca originale. Frutto di questo studio la vasta opera pubblicata per i caratteri stilistici essenziali e di una memoria visiva infallibile, applicò le sue doti eccezionali allo studio e ...
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Tashlin, Frank
Marco Pistoia
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New [...] dei più estrosi e inventivi registi degli anni Cinquanta. Nel proporre opere colte e raffinate ‒ in particolare sul piano visivo ‒ e costruendo efficaci strategie comiche, con il suo spiccato gusto per il nonsense e l'attenzione particolare alla gag ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...