LEGNANI, Stefano Maria, detto il Legnanino
Lucia Casellato
Nacque a Milano il 6 apr. 1661, primogenito di Giovanni Ambrogio, pittore, e di Isabella Bussola, e fu battezzato nel duomo il 16 dello stesso [...] Barolo. Quel lavoro divenne una sorta di biglietto da visita per il L. che, nel 1695, si vide , Torino 1963, pp. 38, 48, 50, 54, 60, 62, 64, 66; Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, II, Torino 1966, pp. 623 s.; L. Samarati - F. ...
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MONTAGNA, Marco Tullio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
– Figlio di Lucantonio e Vittoria, è definito originario di Velletri in tutti i documenti e la data di nascita, sulla base delle indicazioni degli [...] , Medaglioni dipinti in Vaticano: un episodio di fortuna visiva della medaglistica barberiniana, in I Barberini e la cultura al Quirinale. Gli affreschi staccati e il loro restauro, in Bollettino d’arte, XCIII (2008), 146, pp. 137-146; M.B. Guerrieri ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] un film
Come ogni opera dell'ingegno, della tecnica e dell'arte, anche un film nasce da un'idea iniziale, che si sviluppa Tale supporto prende il nome di colonna sonora, mentre per colonna visiva s'intende il film muto, senza suoni.
A questo punto, ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] 1874, e che nel 1876, al momento dell'apertura della galleria d'arte Grubicy, sarebbe stata rilevata dal G. e dal fratello Alberto.
Sul ricerca sul paesaggio: dalla scelta di una porzione visiva quasi mediata dal taglio fotografico a un'impaginazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Essere del proprio tempo e dipingere ciò che si vede, senza lasciarsi turbare dalla [...] ’impressionismo: per Manet la pittura è registrazione immediata, flagrante, non tanto di un’esperienza visiva, quanto di un’esperienza di vita. L’opera d’arte è trascrizione di una sensazione a contatto con la realtà, una sensazione determinata dalle ...
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EKPHRASIS (εκφρασις)
L. Faedo
In uno scritto retorico attribuito a Ermogene (II sec. d.C.), l'è. è definita «un discorso descrittivo che pone l'oggetto sotto gli occhi con efficacia» (Progym. 10, p. [...] , caratterizzata dall’enàrgeia, la forza di rappresentazione visiva, «persone, cose, momenti e luoghi e tempi ), non trascura le sculture delle porte. L'e. di opere d'arte, principalmente di dipinti, ha largo spazio nel romanzo, spesso con funzione ...
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RICCI, Corrado
Clotilde Bertoni
– Nacque a Ravenna il 18 aprile 1858, figlio del fotografo e scenografo Luigi, e di Clelia Bartoletti. Dopo aver frequentato il liceo classico e l’Accademia di belle [...] pp. 323-373; S. Questioli, La “legge di sazietà”, ovvero C.R. e l’arte contemporanea, pp. 376-413; B. Cestelli Guidi, Le applicazioni delle tecniche di riproduzione visiva tra pedagogia e tutela: il caso esemplare di Corrado Ricci, pp. 413-425); C.R ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] fra la sensazione musicale lenta e quella visiva rapida" ricorrendo ad apparati scenografici, ovvero nel dramma greco, in Il Marzocco, 8 giugno 1913; Il cinematografo e l'arte, ibid., 10 ag. 1913; La rinascita della danza, in Harmonia, II ...
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fotografia
fotografìa s. f. – Nei primi anni del nuovo millennio la f. – partecipe in ciò di tendenze più ampie, comuni a tutti i fenomeni della contemporaneità – sembra connotarsi anzitutto come un [...] questi percorsi di ricerca. Di fronte al moltiplicarsi degli stimoli visivi nell’età contemporanea tuttavia, tra il 20° e il 21 York, che considerava l’immagine ottica come un oggetto d’arte e la sua storia come una sequenza di invenzioni stilistiche ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] , p. 2314 ss. (preceduto dalla ediz. ital., Estetica, Etica e Storia nelle Arti della Rappresentazione Visiva, Firenze 1948, p. 371 ss.); C. L. Ragghianti, L'arte e la critica, Firenze 1952, p. 72, 177 ss.; M. Shapiro, Style, in Anthropology Todayt ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...