Vedi PAPIRO dell'anno: 1963 - 1996
PAPIRO (πάπυρος, papyrus)
V. Bartoletti
Pianta palustre (Cyperus papyrus), coltivata anticamente soprattutto in Egitto. Le fibre ricavate dal fusto della pianta servivano [...] origine dell'illustrazione libraria, concepita come spiegazione visiva del testo scritto, risale a una Amore e Psyche in una scena di simposio. - Ed. A. Minto, in Bollett. d'Arte, 1925-26, p. 190; G. Coppola, in Papiri greci e latini, VIII, Firenze ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] tecnica del componimento dettatorio regolato da norme d'arte.
Per questo riguardo D. non fece altro che del piccolo edilizio ").
Dal testo dantesco viene in realtà una sola indicazione visiva, quella ora ricordata, che accenna a due lati, due parti, ...
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MARINI, Marino
Maura Picciau
– Nacque a Pistoia il 27 febbr. 1901 da Guido, impiegato e agiato possidente, e da Bianca Bonacchi. Ebbe una sorella gemella, Egle (morta nel 1983), che fu poetessa e alla [...] regole – di composizione, di ritmo e unità visiva – proprie di tale forma. È un procedimento antinarrativo C. Pirovano, M. M.: scultore, Milano 1972; M. M. alla Galleria d’arte moderna di Milano, a cura di M. Precerutti Garberi, Milano 1973; M. M.: ...
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TIBERTELLI, Luigi Filippo detto Filippo de Pisis
Giorgio Motisi
– Nacque a Ferrara l’11 maggio 1896, terzo dei sette figli del conte Ermanno e di Giuseppina Donini.
Trascorse l’infanzia nell’ambiente [...] .
Nella primavera del 1935, dopo una prima breve visita risalente a due anni prima, de Pisis soggiornò per G. Testori, Omaggio a de Pisis, Milano 1983; Catalogo della Galleria d’arte moderna Mario Rimoldi, a cura di L. Magagnato - S. Zanotto, Vicenza ...
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MONUMENTO EQUESTRE
G. Calcani
Si designa con questo termine la rappresentazione scultorea a tutto tondo di figure a cavallo, isolate o in gruppo. Di questa tipologia artistica, tra le più diffuse nel [...] con gli altri indizî del processo di «standardizzazione» visiva che si compie negli anni del principato di Augusto. Una proposta di ricomposizione (cat.), Napoli 1987; P. Moreno, Vita e arte di Lisippo, Milano 1987, in part. pp. 100-114; G. Calcani ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] fosse cosa che io avesse già veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima, propuosi di fare uno sonetto, scusa, che la m'intendiate... ", § 12 15-20). P. visiva del colore, e p. musicale della dolce armonia, traslocate nella forma delle ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] sostantivo che designa la donna sembra togliere all'atto visivo il carattere più comune di semplice rilevamento percettivo); con ciò fosse cosa che io avesse già veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima, Vn III 9); " distinguere " (non ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] Di certo, l'opera rappresenta una traduzione visiva del tema di ragguardevole sottigliezza psicologica, Il Ritratto di gonfaloniere, a figura intera, delle Collezioni comunali d'arte a Bologna: mirabile pezzo di bravura, in cui la sopraffina tecnica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Nuovo teatro si avvicina alla fine del secolo elaborando un’inedita concezione visiva [...] una precisa dimensione storica o temporale.
Di grande radicalità visiva è anche il caso di Claudio Remondi e Riccardo “postavanguardia" fa proprie le istanze più analitiche dell’arte concettuale e certi estremismi dell’ happening, della performance ...
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TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] Soprattutto la scenografia dell'insieme prevede una stretta relazione visiva tra il Cristo in t. e il sovrano in , in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma, ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...