Movimento
Rosadele Cicchetti
Mariapaola Lanti
Marco Bussagli
Per movimento s'intende l'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra, da un luogo a un [...] a punto tecniche diverse, in funzione della cultura visiva e della maturità di percezione raggiunte, che comprendevano di scendere le scale. La problematica inaugurata da Duchamp trova nell'arte di U. Boccioni il suo punto di arrivo. Infatti, tanto ...
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La conformazione tridimensionale
Antonella Greco
Il nuovo statuto della scultura
Il termine conformazione tridimensionale può essere assunto quale definizione contemporanea e ampliamento semantico di [...] forme e con i mezzi più disparati (che in realtà non esistesse l’arte, ma solo gli artisti, scriveva già nel 1950 Ernst H. Gombrich il rapporto tra luce artificiale, luce naturale e percezione visiva. A formare lo spazio architettonico non è più la ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] I 127 come forma non s'accorda / molte fïate a l'intenzion de l'arte: la f., il risultato non corrisponde a ciò che l'artista si è e f. vale, insieme, f. visibile.
Nel senso di f. visiva, cioè " specie sensibile " che nell'atto del vedere è presente ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] saggi di Vertikal′nyj montaž, per es., suona così: "L'arte comincia propriamente solo a partire dal momento in cui l'associazione tra il suono e la rappresentazione visiva non è più semplicemente registrata secondo il rapporto esistente in natura, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cultura visiva e illustrazione anatomica nel Rinascimento
Andrea Carlino
La storia dell’anatomia, tra la fine del Medioevo e l’età moderna, s’iscrive in modo perfettamente coerente nella più vasta storia [...] nella Praefatio dell’opera (f. 3v) – la rediviva arte della dissezione e, insieme, una lettura meticolosa dei libri di dal fatto che si tratta di una tecnica fondata sull’esperienza visiva, a cui sono assegnati di volta in volta compiti specifici a ...
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Restauro e conservazione. Le tecniche diagnostiche
Rossella Colombi
Giuseppe Guida
Claudio Caneva
Pietro Moioli
Domenica Paoletti - Giuseppe Schirripa Spagnolo
Mario Micheli
Le indagini conoscitive
di [...] dell'occhio umano e consenta di guardare l'opera d'arte nei più piccoli particolari, anche all'interno della sua struttura secolo l'indagine della composizione e l'esame visivo della struttura dei manufatti artistici si fondono idealmente nella ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] tempi e i propri ritmi, modificando la messa in scena visiva; la musica, non più soggetta alla precarietà dell'esecuzione dal che l'avvento del sonoro abbia trasformato il cinema in un'arte narrativa più completa e matura, dando inizio a un processo ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] per Carlo di Lorena nella Augustinerkirche, la cui memoria visiva è affidata alle tavole di Architetture e prospettive (II M.A. Beaumont, Stage sets by the B.s in the Museu nacional de arte antiga, Lisbon, in Apollo, XCVII (1973), 134, pp. 408-415; L ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] permettere la ricerca e il reperimento di informazione visiva e sonora. L’era della multimedialità non ha C. al 5° secolo d.C.), ancor più corsiva e semplificata. L’arte dello scrivere, per la ricchezza e la complessità del sistema di segni adoperato ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] egli ne trasforma la trama e la consistenza visiva, con quell'uso spregiudicato della pennellata che smangia Magazine, LV (1929), pp. 293-299; E. Arslan, Per la definizione dell'arte di Francesco, G. A. e Nicolò Guardi, in Emporium, C (1944), pp. ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...