Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] monumentale palazzo con una facciata marittima o, almeno in rapporto visivo con l’acqua e sulla falsariga di quanto realizzato dallo Cristoforo Buondelmonti, in Rivista dell’Istituto d’Archeologia e Storia dell’Arte, s. 3, 24 (2001), pp. 83-253.
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] prudenti quelli che "antivedono", che decidono prevedendo. Virtù precipua dell'arte di governo la "prudenza" e, insieme - così Bembo quale ottima repubblica - derivante dalla suggestione visiva indotta dalla circolazione, del pari europea, ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] emulazione dei maestri si unisce a un'informazione visiva di ampio raggio, da Mantova a Vincenzo Tre opere inedite di L. L., pp. 173-175); P. Bensi, "Per l'arte": materiali e procedimenti pittorici nell'opera di L. L., in Studi di storia delle arti, ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] Tetravangelo copiato per lui non solo rappresenta uno dei capolavori dell’arte bulgara del XIV secolo, ma è anche un importante documento bulgari ha trovato espressione, sia verbale che visiva, anche nella traduzione mediobulgara della Cronaca di ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] al 1830, iniziò a interessarsi alla fotografia, un'arte con basi scientifiche che si andavano proprio allora consolidando moto trasversale); nel caso delle stelle, infatti, i normali segnali visivi che servono a valutare se un corpo si muove verso la ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] fuoco l’idea di «un’arte per il popolo», termine che in questo caso non vuol dire altro che «un’arte per il più largo numero possibile morte – in ogni piazza d’Italia.
La rappresentazione visiva, scultorea, pittorica o fotografica ha la funzione di ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] dalla metà del XVII secolo un gran numero di viaggiatori visita i paesi settentrionali e soprattutto l'Olanda e Scheveningen: lo morbide, tra scienze naturali e sociali, tra scienza e arte, che diviene forse più fertile lavorare.
Un caso particolare ...
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La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] straordinaria felicità di condizioni naturali, congiunge le bellezze dell’arte di cui fu qui assiduo il culto, e la gloriosa en Sciences Sociales, Paris 2004.
F. Zeri, La percezione visiva dell’Italia e degli italiani nella storia della pittura, in ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Vicino Oriente
Nicolò Marchetti
Le pratiche cultuali dell'età del bronzo
Nella prospettiva storica dell'archeologia la possibilità di individuare e interpretare [...] alla lettura dei mezzi di comunicazione visiva e simbolica. La ricostruzione risultante investe De Meyer, Leuven 1994, pp. 329-38; Id., Il sovrano e l'opera. Arte e potere nella Mesopotamia antica, Roma - Bari 1994; B. Teissier, Sealing and Seals ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] un rapporto di artefice a strumento (come dal fabbro l'arte del martello, vv. 128-129; Vertute, al suo fattor due volte] e 16 [due volte], dove maternale vertute traduce il " vis materna " di Lucano Phars. II 338).
Le virtù teologali. Nella Monarchia ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...