PAGNI, Ferruccio
Eugenia Querci
– Nacque a Livorno l’11 settembre 1866 da Domenico e da Regina Bini.
Seguì i corsi di Natale Betti presso la Scuola comunale di disegno, dove ebbe compagni Plinio Nomellini [...] . 107-121, 137-141, 234; R. Monti, I Postmacchiaioli, Roma 1991, pp. 67-72, 205 e passim; T. Paloscia, Accadde in Toscana. L’artevisiva dal 1915 al 1940, Milano 1991, pp. 116 s.; La Pittura in Italia. Il Novecento/1, 1900-1945, a cura di C. Pirovano ...
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OLIVOTTO, Germano
Francesco Franco
OLIVOTTO, Germano. – Nacque a Venezia il 17 agosto 1935, da Pompeo e da Elena Zambenedetti.
Compì gli studi di medicina a Padova, alla metà degli anni Sessanta, e [...] luce ambientale nelle varie ore della giornata (Barilli [1971] 1989, p. 36), introducendo il fattore temporale nell’opera d’artevisiva non-filmica.
Negli anni seguenti effettuò molti interventi di questo genere, sia in spazi espositivi (nel 1971 al ...
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Barberio Corsetti, Giorgio
Barbèrio Corsétti, Giorgio. – Regista teatrale (n. Roma 1951) fra i più significativi del teatro di ricerca in Italia. Con la sua prima compagnia La gaia scienza (sciolta [...] virtuale. Come direttore della Biennale di Venezia (1999- 2001) aprì la sezione Teatro alla danza contemporanea, all’artevisiva e al nouveau cirque, impegnandosi poi personalmente in spettacoli in cui la ricerca drammaturgica si è sposata con l ...
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Parreno, Philippe
Parreno, Philippe. – Artista e regista algerino (n. Orano 1964). Conclusi gli studi matematici (1981-83), ha frequentato l’École des beaux-arts di Grenoble (1983-88) e poi l’Institut [...] centrali del suo lavoro, per lo più svolto in collaborazione con altri. Tra le sue creazioni, sempre al limite tra artevisiva, cinema e documentario: No ghost just a shell (1999, in collab. con P. Huyghe), per cui hanno lavorato numerosi artisti ...
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cinematografici e televisivi, festival e premi
– La crescita esponenziale del numero dei festival, registrata soprattutto a partire dal nuovo millennio, ha evidenziato la continua e mai sopita esigenza [...] dell’opera e dell’artista presentati, rivelando una significativa evoluzione delle modalità di trasmissione e percezione dell’artevisiva. Non più detentori esclusivi dell’eccellenza artistica, gli stessi premi distinguono un valore aggiunto più che ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] di E.H. Gombrich, che affronta anche dal punto di vista metodologico temi come psicologia sperimentale e percezione visiva.
Fruizione e recezione dell’opera d’arte. - La storia sociale dell’a. affronta i rapporti tra a. e società con lo studio della ...
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VISIVA, Poesia
Italo Mussa
La p. v. è un fenomeno artistico che dagli anni Cinquanta si è sviluppato nel clima rovente della neo-avanguardia europea. Storicamente, fa parte di quella complessa rivisitazione [...] cultura, Tokio 1976; La scrittura, Galleria Seconda scala, Roma 1976; Poesia visiva, Studio Santandrea, Milano 1977; La forma della scrittura, Galleria comunale d'arte moderna, Bologna 1977; Artwords and Booksworks, Institute of contemporary art, Los ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] di H. Stammerjohann et al., Firenze, Accademia della Crusca, 2008.
Fergonzi, Flavio (1996), Lessicalità visiva dell’italiano. La critica d’arte contemporanea 1945-1960, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2 voll.
Isella Brusamolino, Silvia (2004), Il ...
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Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] d’altro tipo (per es., figurative o grafiche, come nella p. visiva). Ciò pone il problema se il metro sia propriamente un tratto distintivo pertinente che è la p. e in generale l’arte, in quanto questa comporta meccanismi, elaborazioni e interazioni ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] e tridimensionali. A Reggio nell’Emilia ha creato un fulcro visivo possente che si snoda per l’intera lunghezza della volta quali i veri destinatari dello spazio pubblico e dell’opera d’arte. Serra non ha dubbi: «I lavori site-specific si confrontano ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...