Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] sormontato dalle ghiande dorate roveresche, nell’anticamera delle visite: non il papa energico e battagliero, che con merito all’iconografia, alla genesi e all’esecuzione del dipinto, in «Bollettino d’arte», XC, 2005, 131, pp. 101-110;
D.A. Brown, J. ...
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Ricerca archeologica. Le analisi matematico-statistiche e l'archeologia sperimentale
Amilcare Bietti
Paola Moscati
Luca Bachechi
I metodi matematici e statistici in archeologia
di Amilcare Bietti
L'insieme [...] istogrammi di variabili continue ci danno subito un'idea visiva dell'andamento dei dati: ad esempio, se ci sia scavi del 1953 hanno riportato in luce, oltre a opere d'arte mobiliare, una quantità inverosimile di resti faunistici e di industria litica ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] l'organizzazione mineraria. Il trattato più originale del XVII sec. fu l'Arte de los metales (1640) di Alvaro Alonso Barba, un sacerdote spagnolo corpi celesti, aggiungendo in tal modo un elemento visivo alle sue asserzioni in campo astronomico. Gli ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] l'etnologia come una scienza della cultura che studiava "conoscenza, credenze, arte, morale, diritto, usanze e ogni altra capacità e consuetudine acquisita dall' mentre l'antropologia matematica e quella visiva si occupano dei metodi e delle ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] la tendenza alla forma delle strutture della percezione visiva. Quando gli aggregati si stabilizzano in figure che pure afferma di odiare.
Lontano dallo sviluppo e dal percorso che l'arte ha avuto a New York, sebbene vi abbia risieduto a lungo a più ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] p. 156) che G. "con pochi maestri volle stare all'arte, avendo egli una certa sua opinione contraria alla maniera di quegli" decorativa. La pala di Sarzana era datata 1528; ma brevi visite di G. a Firenze nel periodo 1527-28 sono state fondatamente ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] Dei, perché questo è un irresistibile richiamo, visivo e dunque simbolico, al Christus Emmanuel cardine Jan Grevembrock, citato in Skulpturen, p. 32.
69. A. Venturi, Storia dell'arte, II, p. 521.
70. Franz Kieslinger, Le transenne della basilica di S ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] suo legittimo proprietario, la Galleria nazionale d’arte antica di palazzo Barberini a Roma, dopo . Herklotz, Gli eredi di Costantino. Il papato, il Laterano e la propaganda visiva nel XII secolo, Roma 2000; La Basilica di San Pietro in Vaticano. The ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. La regione dell'Indo
Marco Ferrandi
Pierfrancesco Callieri
Anna Filigenzi
Federica Barba
Giovanni Verardi
Luca Colliva
La regione dell'indo
di Marco Ferrandi
Il [...] che diviene uno straordinario mezzo per una propaganda visiva di grandissimo effetto. Proprio dal santuario di successivo alla prima invasione Pashtun dell'XI secolo.
Il quadro dell'arte sacra dello S. è completato dai rilievi di età postgandharica, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] in alcuni disegni, continuò a localizzare nei ventricoli cerebrali la vis impressiva, il sensus communis e la memoria. I suoi disegni nostro fioco intendere; ma non tanto che dalla sagacità dell'arte non se ne possa avere qualche barlume e sentore, se ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...