Dalla pesca delle perle alla ricchezza del petrolio. La trasformazione urbanistica e architettonica: le torri e le isole artificiali. La ricerca dell’identità: tra passato e futuro. Bibliografia
La capitale [...] emerga letteralmente dal le acque, peraltro in dialettica contrapposizione visiva con il verticale downtown della città dall’altro lato prevista nel 2016. Il crescente interesse per l’arte contemporanea, senza dubbio frutto del coinvolgimento della ...
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OCCHIALI (fr. lunettes; sp. anteojos; ted. Brille; ingl. spectacles)
Giuseppe OVIO
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"In senso lato occhiale è un mezzo qualsiasi, schermo, vetro o lente, che posto innanzi agli occhi modifica i raggi [...] nel descrivere verso il 1545 i varî strumenti dell'arte scrittoria. La più antica testimonianza iconografica finora nota , di T. Meyer, di J. Jurin, viene fissato come limite l'angolo visivo di un minuto, sulla cui base (1863) H. Snellen e M.-A.-F ...
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SCHIFANO, Mario
Rosalba Zuccaro
Pittore italiano, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934. Nel dopoguerra si trasferì a Roma con la famiglia; presto abbandonò la scuola per lavorare come garzone e, [...] suo stile nella convinzione che la rivoluzione non si fa con l'arte. Pur tra alterne vicende ampi sono i consensi e i riconoscimenti del continuum televisivo, l'ossessione di appropriazione visiva in una dinamica incessante di ribaltamenti e modifiche ...
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PAOLINI, Giulio
Artista, nato a Genova il 5 novembre 1940. Stabilitosi a Torino dal 1952, studiò presso l'Istituto di arti grafiche e fotografiche. Dopo l'esordio al 12° premio Lissone (1961) e dopo [...] drammaturgia visiva''.
Nei primi anni Sessanta inizia il suo lucido dialogo dell'arte con l'arte volto 1985; Giulio Paolini, a cura di A. Monferini, Galleria nazionale d'arte moderna, Milano-Roma 1988; Giulio Paolini. Hotel de l'Univers, con testi ...
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MANCINI, Antonio
Palma Bucarelli
Pittore, nato in Roma il 14 novembre 1852, morto ivi il 28 dicembre 1930. A dodici anni fu iscritto nella Accademia di belle arti di Napoli, dove trascorse nove anni [...] percepiva i fenomeni nell'eccitamento di una perenne sensualità visiva. Tutto il suo mondo interiore era costituito da un ogni anno il miracolo della rinascita, come se la sua arte, a cui le miscele della tavolozza non parvero mai sufficienti, ...
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Regista teatrale, nato a Cesena il 4 agosto 1960. Diplomato in pittura e scenografia all’Accademia di belle arti di Bologna, nel 1981 insieme a Claudia Castellucci (n. 1958), Chiara Guidi (n. 1960) e Paolo [...] avanti un’idea di teatro fortemente sperimentale, basata sulla potenza visiva, plastica e sonora. I suoi lavori sono stati presentati Sanzio, ebook doppiozero ateatro, 2013; Toccare il reale. L’arte di Romeo Castellucci, a cura di P. Di Matteo, ...
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(pseud. di Giptein, Yaacov)
Artista israeliano, nato a Rishon-le-Zion l'11 maggio 1928. Frequenta l'Accademia Bezalel di Gerusalemme e la Scuola di arti e mestieri di Zurigo (dal 1949 al 1951), ove studia [...] , tra i primi, ai fenomeni della percezione visiva e alle ricerche sui modi di produrre il dans les arts plastiques depuis 1860, Parigi 1967 (trad. it., L'arte cinetica. L'immagine del movimento nelle arti plastiche dopo il 1860, Torino 1970 ...
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Artista, nato a Udine il 5 settembre 1939. Osservatore lucido fin dall'infanzia delle proprie attitudini, incline al mondo del fare con forme e colori in una dimensione ordinata ed essenziale, verso il [...] In un progetto orientato ad ampliare l'intelligenza visiva dell'uomo e a rendere l'osservatore protagonista attivo al Museum of Modern Art di New York, alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, al Kunstmuseum di Basilea, ecc. Ai testi tecnico- ...
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Pittore, nato a Castelmassa (Rovigo) il 4 agosto 1930. Compiuti gli studi a Novara e a Milano, nel 1952 si trasferisce a Bruxelles ove frequenta l'Académie Royale des Beaux Arts; nel 1956 consegue il diploma [...] indistinto cromatismo informale, "la possibilità di una forma d'arte ridotta alla semanticità del suo linguaggio" in un continuum e all'oggettualità, C., all'interno della ricerca visiva, con la singolare peculiarità della sua immagine animata da ...
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Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. [...] alla Pinacoteca Comunale di Ravenna e al Padiglione d'arte contemporanea di Milano (1983), all'Art Gallery of Ontario sensibilità e intelletto, l'operazione combinatoria annulla l'inerzia visiva e psichica. L'assunzione, alla metà degli anni ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...