FRANCESCHINI, Vincenzo
Francesca Bertozzi
Nacque nel 1812 a Casandrino, nel Napoletano. Secondo il Napier (1855), il padre era un facoltoso magistrato, che avrebbe voluto avviare il figlio alla professione [...] Capodimonte a Napoli, risente dell'influenza del paesaggio tardo hackertiano, caratteristico di alcuni artisti napoletani come S 1862, Napoli 1862, p. 52; C.T. Dalbono, Ritorni sull'arteantica napoletana, Napoli 1878, p. 83; S. Di Giacomo, La Scuola ...
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BEMBO, Benedetto
Franco Mazzini
Figlio di Giovanni, capostipite di una famiglia cremonese di pittori, nacque intorno al 1420-25, forse a Brescia, fratello minore di Bonifacio. Non abbiamo notizie biografiche [...] Rossi a Torchiara (Parma) e ora nel Museo d'arteantica al Castello sforzesco, a Milano: firmato "i Benedictus Bembus altresì il persistere di un gusto araldico, tipico del tardo gotico lombardo.
Terza opera fondamentale, stilisticamente legata al ...
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BORGHESE, Ippolito
Oreste Ferrari
Mancano notizie biografiche di questo pittore, nativo di Sigillo in Umbria, ma operante prevalentemente nell'Italia meridionale e morto prima del 1630.
La più antica [...] consuetudini formalistiche del tardo manierismo, tentavano comunque da Pierantonio Ghiberti; secondo le antiche guide (Siepi) sarebbe stato eseguito Napoli 1960, p. 150; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia... (catal.), Bari-Roma 1964, pp. 141-143; ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] ritmi equilibrati che rinnova il naturalismo delle correnti tardo gotiche attraverso l'armoniosa convivenza tra eleganti cadenze all'arte classica. Sicuramente Gh. si era educato a Firenze sugli esempî dell'arte francese e renana, e sull'antico che ...
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Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, [...] che attesta la sua adesione alla tendenza classicheggiante del tardo barocco romano. Protetto da Alessandro VII, lavorò Cardinale Antonio Barberini, Roma, Galleria naz. d'arteantica) e cicli di affreschi celebrativi (Trionfo della Clemenza ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] ’uso del tardo Quattrocento, che rielaborava gli schemi delle pitture romane antiche nella Domus pittori circa l’historie, per Antonio Gioioso, Camerino 1564, in Trattati d’arte del Cinquecento, fra Manierismo e Controriforma, a cura di P. Barocchi, ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] per lo più conservato in tardi commenti bizantini che raccoglievano materiale più antico. Dal primo alessandrino, Zenodoto satiriche da parte di coloro che prediligono la più accurata e colta arte di Virgilio; ma anche difeso, per es., da N. Boileau. ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] narrativa epica sembra senz'altro ricalcata sul grande modello antico. Poiché tra Omero e V. c'è più luminosa guida nel regno dell'arte e del sapere. V. fu la continuità tra il nuovo spirito del tardo Medioevo italiano e la storia di Roma. ...
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Orafo (seconda metà del sec. 12º - principio del 13º). Sebbene le attribuzioni delle sue opere non siano state accettate da tutti, e in parte si debbano riferire a lavori di scuola o variamente connessi [...] de Honnecourt. Questo trapasso dal tardo romanico al primo gotico è anche di là della cornice, ormai libere dall'antica soggezione medievale alla nicchia o ad altro 1210-20; secondo altri, potrebbe essere di un lombardo influenzato dall'arte del Nord. ...
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Archeologo (Berlino 1886 - ivi 1945), allievo di C. Robert; prof. nell'univ. di Giessen (1916), e poi di Berlino (1922-45). Presidente dell'Istituto archeologico di Berlino (1922-23), organizzò scavi a [...] Tirinto e a Olimpia e si dedicò a studî di storia dell'arteantica dal periodo miceneo fino al tardo Impero. Pubblicò una vasta serie di opere sulla composizione della pittura pompeiana, sugli affreschi di Tirinto e di Micene, sull'Acropoli, su ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi e popoli dell’Europa occidentale, orientale,...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...