BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] , nell'azione e nell'impianto dei personaggi, fra realismo e simbolismo (R. Simoni, III, pp. 171 s.). Ne La padrona problemi inerenti alla dimensione interiore dell'uomo, se hanno dotato l'arte del B. di una profondità non comune, gli hanno anche ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] s.).
Nel 1941 ottenne la nomina a docente di storia dell'arte al liceo artistico di Roma. La prima raccolta poetica Solstizio sono i territori, Giorno campestre, di un descrittivismo simbolico, investivano la terra madre e i paesaggi di dolorosa ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] e post-simbolista sono in Francia il magistero critico di A. Thibaudet, influenzato da H.-L. Bergson, e le riflessioni sull’arte di M. Proust che, negli scritti postumi raccolti col titolo Contre Sainte-Beuve (1954), pone al centro dell’attenzione ...
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Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] di poeta tormentato, assorto in una meditazione d'arte che avrebbe esercitato una grande influenza sulle nuove rebours (1884). M. fu considerato, accanto a Verlaine, maestro della scuola simbolista; la sua casa, rue de Rome, 87, in cui abitò dal 1875 ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei A. Douglas), in cui è sensibile l'influsso del teatro simbolista di M. Maeterlinck. Trasportò poi con grande successo sulle scene ...
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Poeta (Moulins-sur-Allier 1823 - Parigi 1891). Come Th. Gautier, di cui si considerava discepolo, seguì la poetica dell'"arte per l'arte", compiacendosi di raffinatezze stilistiche, e riportando in onore [...] di perfezione tecnica. Notevole fu quindi la sua influenza sul formarsi della poetica parnassiana, e di quella simbolista. Pubblicò numerose raccolte di versi: Les cariatides (1842); Les stalactites (1846); Odelettes (1856); Odes funambulesques (1857 ...
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Scrittore bulgaro (Kesarevo, Loveč, 1889 - Sofia 1954); prof. di storia dell'arte all'accademia di Sofia (1927). Autore di monografie e di una Istorija na plastičnite izkustva ("Storia delle arti plastiche", [...] nostra letteratura", 1941) e rielaborò in una trentina di volumi fiabe di diversi paesi. Narratore di gusto simbolista, scrisse libri (Bogomilski legendi "Leggende dei bogomili", 1912; Videnija iz drevna Bălgarija "Visioni dell'antica Bulgaria", 1918 ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Léon Leclère (Chapelle-aux-Pots, Oise, 1874 - Le Mans 1966). Esordì come musicista, poi si dedicò alla poesia collaborando alla Plume, al Mercure, alla Revue Blanche, [...] e pubblicò opere musicali. Pur appartenendo a una generazione simbolista, con Filles-fleurs (1895) diede la misura della sua coeur (1908), Humoresques (1921), i suoi saggi di critica d'arte su Cézanne (1923), Chardin (1924), Léonard de Vinci (1930). ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] alla semioscurità qualsiasi espressione artistica. Soprattutto se quest'arte, come è accaduto per la p. negli ultimi chiaro segnale di discontinuità con la tradizione - la p. simbolista francese, che è vista risolversi nella poetica di Mallarmé, ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] i versi d'un buon discepolo di Mallarmé. Della retorica simbolista sono rimaste al V. alcune preziosità di linguaggio e la 'attività spirituale, veduta come un grandioso giuoco, di cui l'arte non è che uno dei modi. Senza voler entrare nel merito ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...