Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] alla semioscurità qualsiasi espressione artistica. Soprattutto se quest'arte, come è accaduto per la p. negli ultimi chiaro segnale di discontinuità con la tradizione - la p. simbolista francese, che è vista risolversi nella poetica di Mallarmé, ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] -Griffin, teorico oltre che poeta del simbolismo. In definitiva, il verso simbolista, a parte le deviazioni senza eco si mantenne nell'uso popolaresco e tornò in onore nella poesia d'arte dopo il Settecento. Sono i versi "in cui si contano solo le ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] o dei pannelli posti come fondali, si giova del simbolismo dei colori, mettendo tendaggi bianchi in un dramma d'amore Meierhold e Dantčenko a gettare le basi di quel "teatro d'arte". Per Stanislavskij il realismo non è bandito dalla scena ma è ...
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PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] ), Th. Gautier resta solo a difendere la formula dell'"arte per l'arte": nella prefazione alla 2ª ediz. delle Poésies (1833), tutta ispirata al naturalismo, che presto volge al simbolismo, all'impressionismo: queste ultime tendenze dominano nei poeti ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] i versi d'un buon discepolo di Mallarmé. Della retorica simbolista sono rimaste al V. alcune preziosità di linguaggio e la 'attività spirituale, veduta come un grandioso giuoco, di cui l'arte non è che uno dei modi. Senza voler entrare nel merito ...
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GEORGE, Stephan
Leonello Vincenti
Poeta nato a Büdesheim presso Bingen il 12 luglio 1868. Nell'estate del 1888 iniziò una serie di viaggi, che lo portarono a Londra, nella Svizzera francese, a Parigi, [...] raccolti (1901) nella Fibel mostra come l'esperienza simbolista non trovasse il poeta impreparato. Non si legò egli dello spirito (Das neue Reich, 1914-28). Se già la sua arte aveva fatto scuola, questa critica del tempo e questo programma di vita ...
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VALLE INCLÁN, Ramón María del
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato il 28 ottobre 1870 a Villanueva de Arosa presso Pontevedra, in Galizia, dove morì nel 1935. Durante la guerra mondiale risiedette [...] personalissimo scrittore, di una potenza così spesso violenta, fu variamente discussa. Seguace dell'arte straniera naturalista, impressionista e simbolista, maestro di un romanticismo aristocratico, nega i valori letterarî spagnoli dal secolo d'oro ...
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SOFFICI, Ardengo
Emilio Cecchi
Scrittore e pittore, nato a Rignano sull'Arno il 7 aprile 1879. Presto lasciate le scuole, studiò liberamente pittura. Dal 1903 al 1907 visse a Parigi. Tra i principali [...] più sbizzarrirsi in cerebralismi e funambolismi, di marca simbolista e futurista. E alla conclusione di molteplici esperienze S. ha più d'una volta dichiarato esser la pittura la sua arte più vera; e rimpianto di aver dovuto, per necessità di vita e ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] terza generazione poetica novecentesca. Partito dalla stessa matrice simbolista dei compagni fiorentini (M. Luzi e P. soltanto a pochi volti e a una contraddittoria passione per l'arte, non potrà prospettare a consolazione che l'illusoria ipotesi di ...
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KONENKOV, Sergej Timofeevič
Xenia Muratova
Scultore russo sovietico, nato nel villaggio Karakovici del governorato di Smolensk il 28 giugno 1874, morto a Mosca il 9 ottobre 1971. Autore di statue, monumenti, [...] 1906) acquista verso gli anni Dieci una certa intonazione simbolista (Sogno, 1913; Risveglio, 1917, lapide commemorativa Ai e il 1945 K. visse e lavorò negli SUA; la sua arte in questi anni si arricchisce di accenti espressionistici (Ritratto di F. ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...