Anglonormanna, Arte
G. Zarnecki
PARTE INTRODUTTIVA
La conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni nel 1066 è generalmente considerata come l'inizio della collaborazione anglonormanna in campo artistico. [...] in vescovadi e abbazie insulari. In conseguenza di ciò varie forme di arteromanica cominciarono ad apparire in Inghilterra, mentre nello stesso tempo l'arte anglosassone esercitava una profonda influenza sulla pittura e sulla scultura del ducato ...
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Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] Balbi ecc.), fiorentine (Corsini, palatina, degli Uffizi ecc.), romane (Barberini, Spada, Colonna, Doria Pamphili ecc.). Anche nel g. dei candelabri’ ecc. In tempi moderni, la g. d’arte ha assunto un rilievo e una vitalità del tutto nuovi; erede delle ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] (1° sec. a.C.) nei sec. 15° e 16°, l’arte dell’a. ha acquisito uno statuto disciplinare tale da renderla sempre più affine il cantiere edilizio anche se, particolarmente nell’a. romanica e gotica, risulta alquanto frequente la confusione con i ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] circa dalla metà del 12° sec. al 15°, arrivando, in alcuni casi, fino al 16° secolo. Rispetto all’arte del precedente periodo romanico, che pur ne contiene le premesse, e in genere a quella di tutto il Medioevo, essa ha caratteristiche profondamente ...
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Nell’arredo liturgico cristiano, struttura architettonica stabile che sovrasta l’altare ed è costituita da elementi verticali (in genere quattro colonne) che sostengono una copertura piana o a volta (v. [...] (Milano, S. Ambrogio, 9° sec.) si evolve in epoca romanica e gotica, arricchito di sculture, pinnacoli e guglie (c. di Arnolfo . riprende le forme classiche dell’edicola; nell’arte barocca trova forme originali e sempre più fantasiosamente decorative ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] si devono seguire i principi della liturgia e le norme dell’arte sacra. Ogni chiesa nuova deve essere destinata al culto con e in altre regioni; le numerose varianti derivate dalla basilica romana dell’età classica (fig. A); l’edificio a pianta ...
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SICILIA
Serafino RICCI
Mario AMADORI
Maria ACCASCINA
Elio Manzi
Ernesto De Miro
Serenella Rolfi
Maria Andaloro
Maurizio Caperna
(XXXI, p. 654; App. II, II, p. 821; III, II, p. 730; IV, III, p. [...] ivi 1991; S. Tusa, La Sicilia nella preistoria, ivi 1993.
Età greca e romana: H. Isler e altri, in Studia Ietina, i-v (1976-92); R. , cat. della mostra, Palermo 1989; XIV Catalogo di opere d'arte restaurata (1981-85), Quaderno del B.C.A. Sicilia n. ...
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VENOSA (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Carlo CESCHI
Giuseppe LUGLI
Nicola NICOLINI
Paese della Lucania in provincia di Potenza, situato (412 m. s. m.) in felice posizione sull'antica via Appia, [...] , III, ivi 1904, p. 504; P. Toesca, Storia dell'arte ital., I: Il Medioevo, Torino 1927; R. Bordenache, La cappella romanica (benedettina) della Foresteria nell'abbazia di Venosa, in Boll. d'arte, XXVII (1933), pp. 178-82.
Storia. - L'antica Venusia ...
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Storico dell'architettura, nato a Orvieto il 2 gennaio 1911. Professore ordinario (1962-65) di Storia dell'arte e Storia e stili dell'architettura nell'università di Palermo, è stato chiamato poi all'università [...] crociana ha indicato una decisa svolta rispetto alla scuola romana di G. Giovannoni anche nello studio dell'architettura Restauro architettonico e urbanistico nella Enciclopedia universale dell'arte (xi, 1963), con ulteriori considerazioni sul ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] 1100), BMon 137, 1979, pp. 205-224; J.F. Esteban Lorente, F. Galtier Martí, M. Garcia Guatas, El nacimiento del arterománico en Aragón, Zaragoza 1982, p. 49; B. Cabañero Subiza, De las cuevas a los primeros castillos de piedra: algunos problemas del ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...