PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] arcaizzanti, un sermo rusticus che si ricollega, anche per il tramite della miniatura, a esempi romani (Scarpellini, 1987; in corso di stampa).Un'arte nuova più evoluta e moderna giunse nell'ottavo decennio da Assisi. Il Maestro di S. Francesco ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] presenta una decisa soluzione di continuità con l'epoca romana. Ci fu, naturalmente, un restringersi dello spazio 126; G. De Nicola, L'affresco di Simone Martini ad Avignone, L'Arte 9, 1906, pp. 336-344; L.-H. Labande, Les miniaturistes avignonnais ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] spesso al di sopra della bottega, al primo piano.In epoca romanica le chiese, gli ospedali e altri edifici vennero realizzati in pietra centro per lo studio e la raccolta degli oggetti d'arte del Medioevo. I primi autentici collezionisti furono i più ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] Cadafalch, A. de Falguera, J. Goday i Casals, L'arquitectura romànica a Catalunya, 3 voll., Barcelona 1909-1918; V. Mortet, P. siècle et sa communication, Paris 1991; Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] pp. 37-51; P. Zanovello, L'area di Santa Sofia in età romana, ivi, pp. 53-81; E. Cozzi, Note sulla decorazione pittorica e del Santo. Basilica e Convento, in La basilica del Santo. Storia e arte, Roma 1994, pp. 135-199; Flores d'Arcais, La croce di ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] S. Maria di Cerrate, adottano schemi e tipologie del Romanico pugliese e né il loro involucro esterno, né l' ; A. Cutrera, La chiesa normanna dei Santi Pietro e Paolo di Agrò, L'Arte 30, 1927, pp. 227-236; S. Bottari, Il duomo di Messina, Messina ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] scultura non figurativa il passaggio da una fase romanica a una gotica venne determinato anche dalla scultura ''franca'' del XII secolo a Gerusalemme, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984a, pp. 87-96; id., ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] (Brenk, 1983).La volontà ideologica di renovatio Ecclesiae primitivae formae aveva orientato l'arte della riforma nella ricerca dei modelli romani paleocristiani, sia per le decorazioni monumentali sia per la suppellettile liturgica, come dimostrano ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] abbaziale di S. Felice di Giano e un gruppo di chiese romaniche intorno a Spoleto, Palladio 7, 1957, pp. 74-91; di Cambio e l'architettura del Duomo di Orvieto, in Storia e arte in Umbria nell'età comunale, "Atti del VI Convegno di studi umbri ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] -Croce, L'architettura trail 1254 e il 1308, in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M 1987, pp. 39-58; S.P. Ellis, The End of the Roman House, AJA 92, 1988, pp. 565-576; J.C. Balty, Apamée ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...