TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] N, con le relative porte (porta Fratta o Amerina, porta Romana, porta Perugina) aperte sul circuito murario esterno e con quelle ''. Scultura in Umbria alla fine del Duecento, Studi di storia dell'arte 2, 1991, pp. 9-32; M. Pericoli, Frate Jacopone e ...
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ARTÙ
S. Maddalo
Leggendario eroe e re dei Bretoni che nella letteratura medievale, in particolare di area francese, assurge, insieme alla sua corte (i c.d. cavalieri della Tavola Rotonda), a simbolo [...] , La Bibliothèque des Visconti et des Sforza ducs de Milan au XVe siècle, Paris 1955; R. Grand, L'art roman en Bretagne, Paris 1958; Arte lombarda dai Visconti agli Sforza, cat., Milano 1958; U.T. Holmes, M.A. Klenke, Chrétien, Troyes and the Grail ...
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SPANZOTTI, Giovanni Martino detto Giovanni Martino de Campanigo
Edoardo Villata
– Nacque nel sesto decennio del XV secolo verosimilmente a Varese, dove il padre, Pietro, è documentato come pittore nel [...] 30 s.; A.M. Brizio, La pittura in Piemonte dall’età romanica al Cinquecento, Torino 1942, pp. 55-57, 253 s.; Ivrea 1958; L. Mallé, Museo civico di Torino. I dipinti del Museo d’arte antica, Torino 1963, pp. 178-184; R. Longhi, Per una Madonna dello ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] una felice e tradizionale particolarità della scultura romanica - si pensi anche solo ai Bigarelli Castelfranchi Vegas, L'abbazia di Viboldone, Milano 1959; E. Tolaini, in Arte a Sarzana dal XII al XVIII secolo, cat. (Sarzana 1961), Genova 1961 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le vie di pellegrinaggio
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pratica del pellegrinaggio si lega fin dai primi secoli [...] rifacimento del XII-XIII secolo, su un impianto che mischia romanico lombardo con elementi transalpini (coro a cappelle radiali), anche “vie di pellegrinaggio”, secondo il mito romantico di un’arte nata in relazione al transito dei pellegrini e a una ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] e scienza dello spirito (pp. 1-19); Lingua come arte o energia fonetica (pp. 340-342); La legge fonetica in Riv. ital. di letter. dialettale, IV (1932), pp. 97-101, e in Romana, V (1941), pp. 317-328; infine il numero speciale di La Festa, Assisi, ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] di donna", ibid., XXVII (1937), pp. 89-112; R. Ortiz, Varia Romanica, Firenze 1932, pp. 11 ss.; G.E. Sansone, Per il testo del da B., in Quaderni di italianistica, I (1980), 2; C. Franco, Arte e poesia nel "Reggimento e costumi di donna" di F. da B., ...
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ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] elaborazione cromatica. Impiegato già nella tarda epoca romanica, il laterizio caratterizzò soprattutto l'architettura gotica la fine del sec. 15° e l'inizio del 16° l'arte anseatica 'borghese' raggiunse, con Lubecca come centro, il suo apogeo. Dal ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] pp. 143-193; R. Salvini, Il chiostro di Monreale e la scultura romanica in Sicilia, Palermo 1962; F. Bologna, I pittori alla corte angioina Salerno, in Napoli, L'Europa. Ricerche di storia dell'arte in onore di Ferdinando Bologna, Roma 1995, pp. 17- ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] tenendoli per il collo o per le fauci, frequente nei capitelli romanici, come quelli, della metà del sec. 11°, nel duomo di nella Pieve di Fornovo: un'ipotesi di lettura iconologica, Parma nell'arte 12, 1980, 2, pp. 7-30; C. Kappler, Monstres ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...