VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] -109; G. Zucconi, S. Maria del Paradiso in Viterbo, Guidonia 1971; J. Raspi Serra, La Tuscia Romana, un territorio come esperienza d'arte; evoluzione urbanistico-architettonica, Roma-Torino 1972; N. Kamp, Capocci Raniero, in DBI, XVIII, 1975, pp. 608 ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] narrativo e se abbia avuto una funzione mediatrice tra l'arte pagana e quella cristiana. È questa peraltro una tesi che , BN, lat. 1, c. 386v). Nei manoscritti di età romanica e gotica l'iniziale di apertura di ciascuna Lettera era spesso istoriata ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] al 1100 ca. - e la maschera, che dominò l'arte vichinga tra 800 e Mille. La maggior parte degli altri motivi nel 919-920; il soggetto contava su una lunga tradizione nei prototipi romani, bizantini e anglosassoni (Tusind tallets, 1995, p. 56) e appare ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] ).Nel Duecento, Strasburgo rappresentò il centro indiscusso per l'arte gotica. La stessa torre del duomo di Friburgo in 1975; Van der Ploeg, 1998).Le scuole di architetti del Romanico renano hanno peraltro operato finanche nei paesi scandinavi: ne è ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] Cadafalch, A. de Falguera, J. Goday i Casals, L'arquitectura romànica a Catalunya, 3 voll., Barcelona 1909-1918; V. Mortet, P. siècle et sa communication, Paris 1991; Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] : avori, stoffe, pitture e, prevalentemente, sculture architettoniche. La c. a cavallo, presente anch'essa nell'arteromana, nel Medioevo discende probabilmente da modelli copti. Figure di cavalieri e animali fra racemi si trovano nei rilievi a ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] S. Maria di Cerrate, adottano schemi e tipologie del Romanico pugliese e né il loro involucro esterno, né l' ; A. Cutrera, La chiesa normanna dei Santi Pietro e Paolo di Agrò, L'Arte 30, 1927, pp. 227-236; S. Bottari, Il duomo di Messina, Messina ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] scultura non figurativa il passaggio da una fase romanica a una gotica venne determinato anche dalla scultura ''franca'' del XII secolo a Gerusalemme, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984a, pp. 87-96; id., ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] (Brenk, 1983).La volontà ideologica di renovatio Ecclesiae primitivae formae aveva orientato l'arte della riforma nella ricerca dei modelli romani paleocristiani, sia per le decorazioni monumentali sia per la suppellettile liturgica, come dimostrano ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] ivi, 12, 1903, pp. 49-56; B. Capasso, Napoli greco-romana, Napoli 1905 (rist. anast. 1978); G. Taglialatela, Gli antichi bagni -214; V. Kienerk, ivi, pp. 251-257; M. Rotili, L'arte a Napoli dal VI al XIII secolo, Napoli 1978; R. Farioli Campanati, La ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...