L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] città e nei campi e giardini si costruirono solo tardi, all'epoca romana, p. es. a Gerico, a Damasco e nel Ḥawrān. La grande in Reallexicon der Vorgeschichte, II, p. 10 seg.).
L'arte di costruire acquedotti, nota anche ai Persiani, ebbe in Oriente ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] anch'esso opera di artefici etruschi.
Ma l'acquedotto come opera monumentale sopraelevata è creazione romana, se anche possa trovarsene l'ispirazione e la radice nell'arte degli Etruschi o nella tecnica dei Fenici di Tiro e di Cartagine. Di questa ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] 'intuizione e basandosi sullo studio di monumenti molto posteriori, potrebbero essere annullate dal risultato degli scavi.
L'arte siriaca dell'età romana è più nota; nelle grandi città le rovine sono scomparse o sono state trasformate. A Damasco il ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] . Nel Kremlino ed in poche altre fabbriche offriva la manifestazione della sua unica arte originaria, dominata da influssi bizantini e musulmani. Più tardi il romanico e il gotico recavano in Russia un'architettura d'importazione, nella quale nessuna ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] una parte predominante. Le relazioni tra l'islamismo e l'arte si rivelano bene in tali soggetti: ogni cosa terrena e di Italia da artisti saraceni che ebbero qualche influenza sulla scultura romanica. In Sicilia si usò anche dipingere lastre d'avorio ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] riviste italiane, si tratta di foto di m. scattate nella campagna romana o a Fontana di Trevi o, per quelle francesi, scattate a Parigi ambedue i casi, però, il problema dell'abito come opera d'arte, a Parigi come a Mosca, non si pone; gli artisti ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] - in parte derivati dalla pittura monumentale romanica, in parte dalla miniatura di lontana derivazione Ch. G. Lemonnier e P. H. Badin, e gli storici e scrittori d'arte Édouard Gerspach, Jules Guiffrey e Gustave Geffroy. (Per le serie e i pezzi ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] a tombe e sepolcreti ipogei va unito il nome di una gens romana, non si tratta già di tombe gentilizie ma d'ipogei per i 171 segg., e in Riv. del R. Istituto di arch. e st. dell'arte, 1932; T. Ashby-F. G. Newton, The Columbarium of Pomponius Hylas, in ...
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PROSPETTIVA
Attilio FRAJESE
Goffredo BENDINELLI
Pietro TOESCA
. Generalità. -1. La prospettiva ha il compito di fornire, di qualsiasi oggetto reale, un'immagine che corrisponda a quella data dalla [...] a un mondo creato dalla rivelazione mistica, dall'emozione religiosa, dall'intenzione simbolica, nel Medioevo l'arte (bizantina, preromanica e romanica) fu indifferente all'illusione della profondità e dei rapporti di spazio: alla prospettiva fisica ...
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OROLOGIO
Egidio GARUFFA
Luigi CARNERA
Filippo ROSSI
Emilio LAVAGNINO
Marius FALLET
. Un orologio (o cronometro) è un congegno destinato a dare la misura del tempo. Noi abbiamo la nozione del tempo [...] (hora gallica), la quàle s'ispirò al giorno civile dei Romani, che durava da una mezzanotte all'altra. I sistemi italiano mobile e l'orologio-gioiello. Tale è stato l'avviamento dell'arte e della tecnica nel Rinascimento. Già nella seconda metà del ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...