. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] duomo di Melfi (1153) che mostra, nella decorazione, influssi dell'arte coeva sicula e campana. Ma accanto a queste opere capitali pochi altri edifizî ci restano dell'era romanica, e di poca importanza, quando si sia ancora accennato alla squisita ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] Parigi 1901; P. Schubring, Die Plastik Siena im Quattrocento, Berlino 1907; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana, Firenze 1928. - Arti minori: L. Banchi, L'arte della seta in Siena nei secoli XV e XVI, Siena 1881; F. Bargagli-Petrucci, Le trine ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] di gotica eleganza a Morano, a Rossano, a S. Domenico di Cosenza. E ancora all'arte locale si devono chiostri e portali con interessanti miscugli di romanico e di gotico, a Paola (santuario e convento dei minimi, chiesa agostiniana, ecc.), a Cropani ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] , per i re o per i grandi dignitarî. Alcune delle forme del mobilio greco passarono nell'arteromana e furono rimesse in onore anche nell'arte moderna nel periodo dell'impero napoleonico.
Nella Grecia comincia ben presto, specialmente verso l'epoca ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] mostrano soprattutto quell'originalità e quell'indipendenza che l'arte cretese-micenea fa valere in tutte le sue manifestazioni: es. a Treviri e a Lutezia; e ai tardi palazzi romani si ispirarono certamente quelli dei primi re barbarici, come quello ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] laterali (risolte sulla navata centrale col matroneo); 2. la creazione di absidi laterali; 3. l'uso, già noto all'arteromana, di contrafforti esterni (che poi gli architetti bizantini cercheranno di portare nell'interno); 4. la creazione di vòlte a ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] insieme al ritratto, è anche il ramo più spiccatamente originale e di gran lunga il più interessante dell'arte figurativa romana: l'arte a soggetto storico. Essa certamente ha altri campi di applicazione, in particolar modo nelle colonne coclidi, che ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] albuminosa, di latte. Lavaggio gastrico.
L'Argento nell'arte.
L'arte antica. - Per le qualità intrinseche di facile lavorazione nel sec. V a. C. e già esaurite in età romana, dànno un certo impulso all'utilizzazione di questo metallo; il cui ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] 1779 la repubblica veneta la fondeva con l'Accademia di arte agraria (1768), costituendo così l'attuale, che pubblica dalla Nuovo arch. ven., n. s., III, p. i; G. De Sanctis, Storia dei Romani, Torino 1927, I, p. 156 segg.; II, p. 347; A. Bonardi, Le ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] grandezza di essi, non solo in quelli greci, ma anche in quelli romani: l'aitare del tempio di Apollo a Pompei misura senza i gradini basilica di Assisi.
Nel tardo Medioevo, quando l'arte gotica avvicinò decisamente l'altare alla parete, per farlo ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...