APT
G. Barruol
(lat. Apta Iulia Vulgentium)
Cittadina della Francia sudorientale, nel dip. di Vaucluse. Sita sulla grande strada transalpina che metteva in comunicazione la bassa valle del Rodano con [...] riformatori, Etienne d'Agde e Alphant d'Agoult, furono gli artefici del primo affermarsi ad A. dell'arteromanica, momento che può essere identificato con la ricostruzione del gruppo degli edifici episcopali (Barruol, 1981).La topografia religiosa ...
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Andorra
M. Durliat
L'A. è una delle numerose unità politico-economiche nate nel Medioevo all'interno delle vallate pirenaiche comprese tra la Francia e la Spagna; essa non è mai uscita fuori dal proprio [...] . 11°, ma soprattutto durante il sec. 12°, l'A., come tutte le valli pirenaiche vicine, fu investita dalla 'prima arteromanica meridionale', che portò un progresso nelle tecniche di costruzione e introdusse due innovazioni: l'abside semicircolare e ...
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ADEODATO
Isa Belli Barsali
Scultore, firmò insieme col fratello Gruamonte (Fecit hoc opus Gruamons magister bonus et Adeadatus frater eius)l'architrave (con le seguenti scene: I Re Magi a cavallo, Erode [...] amanti delle belle arti con notizie degli architetti, scultori e pittori pistoiesi,Pistoia 1821, p. 142; A. Venturi, Storia dell'arte ital.,III, L'arteromanica,Milano 1904, pp. 940 e 943; P. Bacci, Gruamonte ed altri maestri di pietra...,in Riv. d ...
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Storica dell'arte (Legnano 1926 - Roma 2002); prof. univ. dal 1970, docente di storia dell'arte medievale a Roma dal 1972; dal 1987 socia nazionale dei Lincei. Si interessò, tra l'altro, di arte longobarda [...] e di architettura romanica e gotica, con particolare attenzione per quella degli ordini monastici. Tra i suoi saggi, oltre Fondò e diresse (1983) la rivista Arte medievale e l'Enciclopedia dell'arte medievale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana. ...
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REGGIO nell'Emilia (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Luigi MAGNANI
Luigi SIMEONI
Luigi PARIGI
Domenico FAVA
Città posta nella Pianura Emiliana, a 44° 42′ di lat. N. e a 1° 49′ 14″ di long. O. da Roma. [...] e brevi. Il quadrato che doveva costituire la città romana abbraccia un breve giro di edifici fra Piazza Cavour e le porte di quello che è rimasto il suo maggior tempio dell'arte. A Reggio Emilia cantarono il Tacchinardi, il Donzelli, il Velluti ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] diffusa dalla Lombardia alla Catalogna. La Provenza è una delle prime terre in cui fiorì l'arteromanica, la cui impronta si conserva anche nei monumenti del sec. XII. Questi edifici hanno, per la maggior parte, la navata coperta con vòlta a tutto ...
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VENEZIE, TRE (XXXV, p. 78)
Elio MIGLIORINI
Emilio LAVAGNINO
Bruno NICE
Carlo SCHIFFRER
Veneto. - Durante la seconda Guerra mondiale, poiché sulla linea del Po ebbero termine (aprile 1945) le operazioni [...] a Castelbello (salto di 300 m.).
Danni ai monumenti e alle opere d'arte. - Con quelli subìti da Trento (v. in questa App.) Bolzano è il e il convento di S. Giorgio e la chiesa romanica della Maddalena. Danni notevoli ha riportato a Bolzano anche ...
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NICOLA di Bartolomeo da Foggia
Pietro Toesca
Scultore. Nel 1272 finì l'ambone destro della cattedrale di Ravello, inscritto col suo nome, sola opera sua finora nota. Più che dall'arteromanica pugliese [...]
Bibl.: W. Schulz, Denkmäler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, II, Dresda, 1860, pp. 268-273; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, III, Milano 1904, pp. 677-684; Filangieri di Candida, in Napoli nobilissima, 1903, pp. 34-36; E. Bertaux, L ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] mosaici, come a S. Sofia a Costantinopoli, nella quale Paolo Silenziario vedeva un simbolo della luce celeste. L'arteromanica non varia di molto, rispetto alla luce, la tradizione bizantina. Ma il gotico traduce nel tenuissimo chiaroscuro dei suoi ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] della sua sopravvivenza nei pavimenti bizantini e occidentali, ma esso non riebbe una propria voga nel Medioevo che nell'arteromanica fiorentina e pisana, adoprato così nei pavimenti (battistero e S. Miniato a Firenze) come nelle facciate e nelle ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...