Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] Cappuccini (1717) a Bratislava; chiesa abbaziale francescana (F.A. Pilgram, 1745-65) a Jasov. Esempi di edifici civili barocchi e rococò sono Palazzo Appónyi (1761-62) e il palazzo realizzato da G.B. Martinelli (1753); Palazzo Grassalkovich (J. e A ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] è alla base del cosiddetto tardo-b. e del rococò. Larghissima fu l’influenza del gusto b., particolarmente sulla e nel quale il poeta naufragherà).
B. Gracián, nel trattato Agudeza y arte de ingenio (1642) afferma che l’argutezza è l’unica fonte del ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] Rocco e nelle Sibille degli Scalzi. Si accosta al rococò nella morbida finitezza delle sue opere e nei riusciti trovate su cui si fonda la sua azione, che non a ragioni d'arte, e d'altronde non interpreta Venezia. La ripresa fu solo nel 1871 con ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] ' e 'romano' oppure 'palladiano' e 'rococò', se vogliamo per il momento attingere alla nomenclatura il poeta, in Nuova Antologia, 16 sett. 1897, pp. 320 ss.; Id., L'arte e gl'intenti, ibid., pp. 409 ss.; A. Belloni, Il Seicento, Milano 1899, ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] la vitalità di un nuovo modo di accostarsi all'opera d'arte; lesse lo Shaftesbury, preliminare al più tardo e critico studio influsso nell'elaborazione del gusto e della sensibilità rococò all'interno della ricerca linguistica e stilistica del ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] questo caso è probabilmente opportuno parlare di rococò, categoria utilizzata spesso - non sempre a manoscritti dell'Accademia del Cimento, in Scienziati a corte: l'arte della sperimentazione nell'Accademia galileiana del Cimento (catal., Firenze), ...
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DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] coniuga il culto della bellezza della natura e dell'arte con l'impegno moraleggiante: il D. usa di 531 ss., 576 ss.; G. Savoca, L'Arcadia erotica e favolistica dal Rococò al Neoclassicismo, in Letteratura ital. (Laterza), a cura di C. Muscetta, VI ...
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CRUDELI, Tommaso
Magda Vigilante
Nacque a Poppi nel Casentino (prov. Arezzo) nel 1703, da Atto e Antonia Ducci.
Dopo aver compiuto i primi studi nel paese natale sotto la guida di Torello Vangelisti, [...] Lucca (ma con l'indicazione di Parigi) l'opuscolo l'Arte di piacere alle donne, e nel 1805 l'abate frammassone Francesco canzonette e dei madrigali, orientati nel senso di un rococò ironico e sensuale. Esemplare a tale riguardo il delizioso madrigale ...
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PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] ’infanzia, il fondamento e il vertice della propria vita e dell’arte sua» (p. 9). Il randagio, che conferma la fedeltà di come «le malinconie di vecchie cose smorte!» e le «Povere vecchie nonne rococò» di Festa in costume (v. Il randagio, pp. 97 s.) ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] ai momenti di transizione (il preumanesimo, il manierismo, il rococò, il preromanticismo, il fin de siècle). E mentre Croce, Il secolo senza poesia, in Id., Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 209-37; G. Gentile, Il pensiero italiano del ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...